LA GUERRA DEI MONDI regia di Steven Spielberg

albert74     5 / 10  25/04/2011 01:03:21 » Rispondi
questo film è un remake dell'omonimo film del 1953 ed è anche un profluvio di effetti speciali di pregevole fattura.
Nella prima parte del film si respira un senso di crescente tensione, e un crescendo anche di effetti speciali. Nella seconda parte Tom Cruise tenta, fallendo, di fare la parte del padre ma con 2 solo espressioni in tutto il film l'impresa è veramente ardua.
Il padre-protettore della bambina deve anche sfuggire dai terribili alieni che cercano di ghermirla e poi ci riescono. La parte in cui si rifugiano in una buia cantina di una casa semidistrutta in compagnia di un uomo mezzo sbarellato è forse la parte più bella dei film almeno perché da i brividi, peccato che Cruise continua a recitare come se gli avessero infilato un elettrocutore nel di dietro.
La piccola Dakota è invece bravissima anche se risulta un pochino antipatica come capita spesso quando fanno recitare i ragazzini (che in questo caso sono più antipatici degli alieni!).
Alla fine i nostri eroi (rigorosamente americani) riescono a sconfiggere i cattivi e il film si conclude con il monocorde Cruise e i figlioli "riconquistati" e riportati a casa.
Finale affrettato e un po' troppo tirato via ma non fa niente.
ricapitoliamo: tanti effetti speciali, un crescendo di paura, alcune scene quasi da brividi e poi - senza un perché - viene infilata a forza - nella seconda parte - il solito conflitto familiare, il tutto con un contorno di sparatorie, macerie, rovine, casini vari e alieni che prendono uomini e usano il loro sangue come combustibile..
insomma un blockbuster con una trama un po' troppo pasticciata e una storiella familiare che centra come i cavoli a merenda.
Viene da pensare cosa aveva in zucca Spielberg quando ha fatto questo film, se pensasse al portafoglio o se magari anche a fare il regista, cosa che qui gli è riuscito veramente male.
al solito un film sopravvalutato di cui potevamo fare a meno.
Il voto rispecchia quello che penso più un punticino per rispetto ad un regista che si è venduto al Dio denaro.