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STILL ALICE regia di Richard Glatzer, Wash Westmoreland

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  08/02/2015 23:12:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Apparentemente, un film che non si discosta troppo da certi referenti del cinema Usa tipico
Del genere v. La famiglia come salvagente, un mondo troppo borghese che non contempla la malattia fuori dai canoni usuali, cfr. Oltre il benessere, eppure questo film merita di essere visto e segnalato. Non scade quasi mai nel melodramma furbetto stile "voglia di tenerezza", anzi l'inizio di un incubo e' semplicemente, dolorosamente, per Alice la fine di un sogno della consapevolezza...sorretto da una solida sceneggiatura e dalla fantastica prova di Julianne Moore, ha diversi colpi d'ala. A cominciare dal ritratto di una donna precisa e organizzata nella vita come un orologio svizzero. Il tempo reclama un disagio sempre maggiore, un declino che colpisce inesorabilmente la protagonista, fino alla perdita di se stessa. Quando Alice legge il suo discorso davanti alla folla, segnando ogni parola, fino a trovare un raro barlume forse l'ultimo di chiarezza e individualita' e' impossibile restare indifferenti. E' facile insomma identificarsi, con disagio e paura, con Alice e il suo Mondo perfetto destinato a scomparire. Con i moti controversi e inquietanti della sopravvivenza, o peggio del retaggio ereditario