caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

STILL ALICE regia di Richard Glatzer, Wash Westmoreland

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
BlueBlaster     7 / 10  24/02/2015 00:58:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Confermata la regola che gli Oscar se li portano sempre a casa attori che interpretano malati, omosessuali, minoranze e derelitti vari della società...
Detto questo sono comunque contento che Julianne Moore se lo sia aggiudicato dopo varie meritate nomination, per quel che può valere è comunque un riconoscimento importante nella carriera di un attore di Hollywood e sono convinto che lei ne sia felice.
La Moore è da anni una delle mie attrice preferite perché davvero in gamba oltre al fatto che ho un debole per la sua estetica ed il suo fascino, spesso provocante come in "Il Grande Lebowski" o "Boogie Nights".
Qui bravissima nei panni della malata del Morbo di Alzheimer, a tratti toccante e piuttosto credibile...bene pure il resto del cast anche se Kristen Steward la sopporto poco con la sua monoespressività ed il suo mordicchiarsi il labbro.
Un poco meno credibile invece alcuni passaggi della malattia...tutta la fase iniziale ci può stare così come le fasi finali con una conclusione toccante; quello che invece ho trovato un pò forzato è la parte centrale perché vi è troppa consapevolezza da parte della protagonista (necessaria affinchè la Moore ci possa offrire la sua performance) della sua malattia quando invece un malato di questa piaga è come un bambino sperduto e lo dico perché ho visto qualche persona che ha la sindrome.
A parte questo è un buon drammatico, con il giusto ritmo, che racconta in modo onesto questa malattia senza eccedere in drammatizzazioni estreme ma limitandosi solo a romanzare un poco una storia altrimenti realisticamente piatta e priva di speranza e dell'agognato AMORE.
Invia una mail all'autore del commento mickylee  26/02/2015 13:56:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi piace molto questo commento .. ma trovo che il discorso sul fatto che l ' oscar lo vincano sempre attori che interpretano malati , minoranze o omosessuali sia un po semplicistico , credo che sia inevitabile che proprio nelle vesti di soggetti con problematiche esistenziali ci sia uno sviluppo del personaggio tale che poi porti ad un intensita ' recitativa di livello , certo interpretando un autista di pulmann o un operaio sarebbe onestamente un gran casino esprimersi a livelli da oscar.. comunque oscar meritato per la Moore .. a mio parere.
BlueBlaster  27/02/2015 01:36:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giusto ciò che dici...ma infatti la mia era una frase appositamente sarcastica ma alla fine dei conti realista, fermo restando che come dici tu sono quei ruoli che fanno esprimere le capacità degli attori.
Comunque , per inciso, Paul Newman è stato candidato per "La vita a modo mio" e faceva l'operaio edile....
Anthony Hopkins il maggiordomo in "Quel che resta del giorno"come Peter Sellers in Oltre il giardino ...Morgan Freeman l'autista in "a spasso con Daisy"....il tassista De Niro...sti ultimi erano autisti :)
I grandi attori regalano grandi interpretazioni anche con personaggi umili.
Invia una mail all'autore del commento mickylee  01/03/2015 10:05:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hahahaaha.. be hai ragione anche tu e si vede che sei un esperto di cinema da cio ' che scrivi ma io potrei risponderti che gli attori da menzionati non hanno mai preso l ' oscar per i film che suggerisci , anche se ad onor del vero le interpretazioni sono state magistrali (non ho mai visto quello con peter sellers ma mi fido ).. al contrario Hopkins lo ha preso per lo psicopatico preferito di Jodie Foster e Deniro per il pugile di toro scatenato . in ogni caso volevo solo dire che se il ruolo da interpretare e ' uno di quelli in cui lo spettatore si puo solo immedesimare non avendolo magari neanche immaginato su se stesso , il ventaglio di emozioni da scatenare e ' maggiore , certo poi ,, se uno e' bravo e' bravo !! a Nicholson a volte lo darei anche facesse il netturbino !
hghgg  24/02/2015 10:50:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Stewart non migliora eh ? Io sto evitando questo film proprio a causa sua e del giuramento fatto dopo aver visto il primo "Twilight". Mai più un film con lei dentro. Ed è anche un peccato perché questa interpretazione della Moore (Oscar a parte, per me assolutamente inutile, giustamente per lei un po' meno) mi stuzzica non poco.
BlueBlaster  24/02/2015 14:14:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Steward si impegna ed è palese, forse è anche migliorata ma io non la posso sopportare e poi è vero (confermato dalla mia ragazza) che ha quelle due espressioni irritanti di numero di cui una è "mordersi il labbro"...la cosa brutta è che il suo ruolo qui è fondamentale, bisognerebbe non aver visto i Twiligh e forse passa inosservata!
Però la Moore merita parecchio come sempre...per quanto a noi l'Oscar non freghi nulla si vedeva che lei era al settimo cielo, in quel "mondo" una statuetta conta come prestigio e pure come cachet (non che lei non fosse già ricca e famosa) e ne guadagnerà molto la Arquette in questo secondo me, altra attrice che ho sempre ritenuto molto valida sin dal suo esordio in Nightmare 3.
Comunque questo film non è di certo un capolavoro, io di solito non sono per i film lunghi ma questo tema avrebbe necessitato un minutaggio maggiore per essere trattato meglio, ma è comunque un buon prodotto anche solo per la tematica trattata.
A te farà sicuramente più piacere vedere un film come "Birdman" che è più complesso e virtuoso a livello tecnico.
hghgg  24/02/2015 14:49:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che alla Moore importasse del premio e che fosse al settimo cielo non ho dubbi, mi sembra anche giusto; onestamente credo che sia anche un premio decisamente meritato (ogni tanto capita, soprattutto con le attrici devo dire), non ho visto il film ma conosco bene il talento della Moore e sono felice che l'Academy ne abbia fatta una giusta.

Felicissimo anch'io per la Arquette ("Boyhood" è un esperimento fico tra parentesi, m'è piaciuto), attrice brava che apprezzo dai tempi dell'immane "Strade Perdute". Mi sa che con le attrici quest'anno ci hanno preso in pieno, meno male.

"Birdman" l'ho visto ed è un bel film (in fondo non da nemmeno troppo l'idea di "tirarsela" troppo) a me Inarritu piace d'altronde anche se non lo metterei tra i miei preferiti. Vedrò anche questo prima o poi comunque, non voglio perdermi buoni film solo per quella tizia. Che si impegni ci credo (l'ho vista dentro produzioni ben più serie di quelle che l'hanno resa celebre) che sia migliorata no e quello che dite tu e la tua ragazza è verissimo. La sua espressione "mordi-labbro" entrerà nella storia a fianco di "Dowson che piange" e una delle qualsiasi "facce-da-càzzo" della Gellar. Se ci pensi è arte moderna...Forse.
anthony  25/02/2015 17:50:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A parte l'omofobia insita nella prima frase..
concordo con il commento.
BlueBlaster  26/02/2015 01:21:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se fosse questa l'omofobia...i gay potrebbero dormire sonni tranquilli :)
hghgg  26/02/2015 11:20:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"A parte l'omofobia insita nella prima frase.." Certo che fraintendere il senso di quella frase e gridare all'omofobia è grave, io lo dico per te.
Niko.g  25/02/2015 19:24:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Omofobia. Insieme a "razzismo" è tra le parole più usate a vanvera.
Rollo Tommasi  25/02/2015 23:35:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oscar meritatissimo il suo, perchè Julianne Moore resta una delle attrici più complete dell'attuale panorama hollywoodiano. Se uno guarda a Far From Heaven o a pellicole minori come Il Colore del Crimine, non potrà ignorare la variazione di espressioni di cui è capace.
E non sono d'accordo che l'interpretazione di reietti della società oppure di malati assicuri di per sè un riconoscimento dell'Academy; successo per i malati di Aids con Tom Hanks e Matt McConaughey, anche perchè sono attori eccellenti, e quest'anno per la Moore ed Eddie Redmayne, alle prese con malattie degenerative non meno alienanti per la moderna società del benessere e dell'apparenza (Alzheimer e Sla). Credo dipenda più da altri fattori, come il traino del film, della sceneggiatura, dal momento d'oro dell'attore, che goda dei favori politici dell'Academy, sennò non riusciremmo a spiegare perchè Di Caprio venga sempre candidato per le interpretazioni più banali o macchiettistiche (Bllod Diamond e Wolf of Wolf Street), e mai per quelle più di sostanza, su tutte il suo psicopatico omicida in Shutter Island; si pensi ancora al fantastico Fassbender di Shame, un malato di sesso, completamente ignorato in patria nonostante il tema della patologia e della devianza.
Alla Giuria interessano non tanto le sofferenze dei personaggi, quanto le trasformazioni fisiche per rappresentarne il lato più credibile.
BlueBlaster  26/02/2015 01:54:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
gli Oscar sono lecchinaggio, se stai nelle palle agli altri attori te lo puoi scordare visto che sono loro che votano!

Comunque prendendo in causa solo film dal 1980 ad oggi e solo "candidati al miglior attore" escludendo il non protagonista:

Omosessuali o malati di aids vincitori/candidati: Benedict Cumberbatch - The imitation Game, Matthew McConaughey - Dallas Buyers Club, Sean Penn - Milk, Heath Ledger - I segreti di Brokeback Mountain, Tom Hanks - Philadelfia, William Hurt – Il bacio della donna ragno.

Alcolizzati o drogati: Jeff Bridges – Crazy Heart, Ed Harris – Pollock, Nicolas Cage – Via da Las Vegas ,.

Malati vari: Eddie Redmayne - La teoria del tutto , Brad Pitt – Il curioso caso di Benjamin Button, Billy Bob Thornton – Lama tagliente , Tom Hanks – Forrest Gump, Al Pacino – Scent of a Woman - Profumo di donna, Robert De Niro – Risvegli, Daniel Day-Lewis – Il mio piede sinistro, Dustin Hoffman – Rain Man - L'uomo della pioggia, John Hurt – The Elephant Man'.

Mi fermo senza tirare in ballo le attrici e non per maschilismo...tanto per dimostrare che non dico castronerie.
Ovvio che l'interpretazione di uno di questi ruoli non assicura l'Oscar, la mia era un'affermazione volutamente eccessiva per far notare che la malattia paga.
come dici tu paga molto la trasformazione sopratutto quando fisica, il Metodo Stanislavskij è ancora radicato all' Academy!
Se fosse per me Di Caprio ne avrebbe portati a casa un paio di Oscar e dovrebbe essere stato candidato per quasi ogni film che ha interpretato...cito anche Prova a prendermi, Voglia di ricominciare , Django Unchained, Revolutionary Road....
Gli conviene scegliersi un bel ruolo che faccia compassione e chissà che non gliela tirino dietro sta statua, non a caso la sua prima candidatura l'ha avuta per il ragazzino ritardato in "Buon compleanno Mr. Grape ".
alberto9  07/03/2015 16:22:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci siamo dimenticati degli ebrei e dei filo-ebrei.. Quando un film parla di ebrei o é interpretato da ebrei chissà perché vince l'oscar..
anthony  27/02/2015 11:54:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"la mia era un'affermazione volutamente eccessiva per far notare che la malattia paga."

Scusa la pedanteria: l'omosessualità allora, secondo te, sarebbe una malattia?
BlueBlaster  01/03/2015 04:37:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'Oscar l'hanno vinto interpretazioni di malati...questo significa "la malattia paga", tra l'altro ho citato la frase di un critico su "Cielo" al termine della cerimonia.
Per rispondere alla tua domanda...NO, non credo sia una malattia!
Che poi io sia d'accordo con la loro scelta è un'altra storia.
Non so perché tu stia cercando la discussione su questo tema ma io sono qui per parlare di film e non certo per esporre i miei pensieri personali su questo argomento.
Siete gay? Avete amici gay? Per qualche motivo difendete i gay?
Questi sono affari che non mi riguardano...
Io non ho offeso nessuno e di certo non mi metterò mai a perseguitare gli omosessuali, quindi non mi ritengo minimamente omofobo visto che non ho paura di loro e non faccio nulla contro di loro.
Però se volessi avrei tutti i diritti di esprimere il mio dissenso in modo moderato...e tanto perbenismo a loro difesa lo trovo assurdo ed anche offensivo nei loro confronti perché difendere una "categoria di persone" è come confermarne la diversità, l'omofobia è esacerbata proprio da questa specie di misericordia.
anthony  01/03/2015 10:56:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me hai espresso un concetto offensivo. Punto.
Ma è solo un mio pensiero...visti che siamo in democrazia..tu hai espresso il tuo e io, per mio diritto, ho espresso il mio dissenso.
Detto questo..io non mi auto-difendo e non presto protezioni a categorie et similia; semplicemente si è tutti uguali nella buona condotta e nell'educazione (etero, omo, rosso, ocra. Etc..).
Buona domenica.