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ITALIANO MEDIO regia di Maccio Capatonda

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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman     8½ / 10  03/02/2015 16:11:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti disarma,ti accompagna in un vicolo cieco e,spalle al muro,ti obbliga a guardare come l'italiano sia caduto così in basso con gli ideali e il gusto per il bello.
Maccio Capatonda vuole che tu ti diverta bellamente delle disgrazie che gli capitano a Giulio Verme,ma ci si dovrebbe vergongare della nostra condizione sociale.
Meschina,squallida,con ignobili individui colmi di insoddisfacenti fortune,o accettabili sfortune.
L'apporto registico non tiene testa ad una sceneggiatura compatta,però sa il fatto suo,con inserti grafici squisiti e fotografia che si adatta al mondo ritratto da Maccio.con sbalzi di tonalità:colori snaturati prima,troppo saturi poi,e un miscuglio cromatico che perde di definizione come allo stesso tempo la coscienza del personaggio protagonista.

Prende di peso tematiche e scene celebri di film più conosciuti al pubblico(si omaggia Kubrick e Fincher)e li inserisce intelligentemente all'interno del suo girone infernale,dove vengono presi di mira le pecche più dolorose nascoste nelle crepe della nostra cività:nuovo millennio,mente primitiva.Reality show,imprenditori incalliti,attivisti senza palle,vip trattati come idoli,la donna ancora intesa come oggetto di natura sessuale,il linguaggio italiano storpiato da modi di dire comuni osceni all'ascolto.Di tutto e di più.

E non abbiamo vie di scampo.Ci siamo dentro fino al midollo.Mentre scorrono le immagini del film senti due tipi di risate:
-o quelle di chi sa che tipo di film ha proposto Maccio al cinema,risate amare,quasi strozzate,persone che quasi vogliono pentirsene della reazione che hanno avuto nei confronti di determinate scene.
-e non mancano invece le risate dell'italiano medio per eccellenza.Quello che ride ai peti,e alla frase"sc.opareeee" ripetuta più e più volte dall'attore per mettere sotto esame la nuova generazione,quella che dovrebbe cambiare le sorti del nostro bel paese.

E' stato più vergognoso assistere a quel macabro set di suoni gutturali,proveniente dalle giovani leve che mancano totalmente di quoziente intellettivo,che visionare il film in sè,che per chi non lo ha ancora capito,è stupido perchè è stupida e inetta la società attuale.

Chapeau,Maccio.
Una svolta inedita nel panorama del cinema italiano.