Zero00 10 / 10 10/03/2008 15:27:55 » Rispondi Morte, amore, sesso, corpo, macchina, mente. Messe così sembrano parole senza senso. Secondo me, invece, sono questi alcuni ingredienti del cinema di Cronenberg, tutti presenti in questo capolavoro. Ovviamente per capolavoro non significa che debba piacere a tutti, in effetti è una di quelle pellicole difficili, che lasciano molto spazio allo spettatore. A fine film, però. Durante, lo spettatore viene investito da una serie di immagini che non lasciano (quasi) mai indifferenti (complice la bellissima fotografia), anche grazie alla regia impeccabile.
Amore e morte sono due concetti tipici del cinema di Cronenberg. La pulsione sessuale, il coito, la repulsione, strade che portano alla deflagrazione e solo nella deflagrazione trovano senso pieno. Il corpo umano si dissolve, si fonde alla macchina, si confonde con questa. Il risultato è un film forte, in cui confluiscono tuttu gli elementi dei film passati, in un'evoluzione che porterà a tutt'altro, poi, in futuro.
Alla base di ogni capolavoro (non solo cinematografico) c'è un'ossessione. A seconda dell'ossessione, il capolavoro può essere recepito in maniera più o meno gradevole. Non credo sia un limite del fruitore, ne dell'opera fruita. Io ho amato questo film, pur essendo difficile da digerire in alcuni passaggi.