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CRASH regia di David Cronenberg

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RedPill     5½ / 10  29/06/2010 21:06:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da grande regista cui è, Cronemberg, nel corso degli anni è riuscito ad imprimere ai propri lavori un'identità ben definita, uno "stile", una personale passione portante, capace di accomunare nella loro diversità, tutte le sue opere; è stato in grado di crearsi un marchio, un timbro composto da dettagli più o meno evidenti con cui lega e Contamina ogni suo (capo)lavoro, rendendolo unicamente riconducibile alla propria persona.Anche in questo caso, vi sono pochi dubbi sulle origini della pellicola.Crash parte da un soggetto vizioso e perverso che, conoscendo il regista, ha immediatamente attirato la mia attenzione.Purtroppo però, devo ammettere di esserne rimasto inaspettatamente deluso; l'atmosfera, molto naturale, è stata probabilmente l'unico vero elemento capace di stuzzicare il mio interesse, grazie soprattutto alla fredda ambientazione metropolitana, accompagnata da una base sonora poco invasiva ed intrigante che risalta una fotografia già di per sé abbastanza maliziosa.Più esplicito che efficace (Cronemberg non si è mai risparmiato sotto questo punto di vista) il film rimane spesso "in superficie", puntando principalmente sulla forza delle immagini stesse, senza mai affrontare in maniera decisa un discorso legato all'aspetto psicologico dei contenuti.La storia si mantiene costantemente sulla stessa linea d'onda dall'inizio alla fine, non ha sviluppo, tanto che, una visione a ritroso della pellicola non comporterebbe grossi problemi di comprensione, se non quelli esclusivamente legati all'ordine temporale degli eventi.Detto questo, non mi sento comunque di considerarlo un "incidente" di percorso del regista canadese, tutt'al più, si potrebbe definire una tappa obbligatoria per giungere, tre anni più tardi, ad una delle più alte espressioni di cinema Cronemberghiano.