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CRASH regia di David Cronenberg

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elio91     8½ / 10  01/12/2012 21:00:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Viene ricordato per lo scalpore che suscitò, specie in Italia poi dove pecoroni come la Bignardi e giudici, la prima poi che odia Cronenberg come fosse una questione personale, tentarono addirittura di bloccarne l'uscita e di vietarla.
Non ci riuscirono, ma vedendolo mi sono reso conto del perché. Questo film probabilmente li eccitava e molto, cogliendo in pieno la perversione e il vizio ritratto da Ballard nel romanzo e nelle sue descrizioni della nuova borghesia. Tentando di bloccarne l'uscita (mi pare in Inghilterra non sia uscito per l'analogo motivo) hanno insultato nuovamente Ballard e poi un autore come Cronenberg.
Fortunatamente registi e gente del settore hanno capito e amato questo gran film, che vinse il premio della giuria a Cannes e viene annoverato come uno dei preferiti del decennio '97-'07 da nientepopodimeno che Martin Scorsese.

Ennesimo preambolo doveroso con un regista tanto amato quanto bistrattato.
Ciò detto, Crash è visivamente crudo ed esplicito, Cronenberg si spinge al limite estremo e ogni scena sembra dover sfociare nel sesso. C'è poi quest'atmosfera delirante ed orgiastica, quasi sospesa, che accompagna il film sin dalla prima inquadratura e ci porta lentamente in un baratro dove la carne si fonde con il feticcio tecnologico dell'automobile, il caldo con il freddo, il sano con la ferita, l'immacolato col decomposto. C'è molto autolesionismo, oltre alla grande intuizione di rendere tanto importante il ruolo tra sessualità ed automobile, o meglio gli incidenti.
Ed è recitato anche in modo strano, gli attori sembrano ipnotizzati (la Unger specialmente) anche se svettano il sempre sottovalutatissimo Elias Koteas e Holly Hunter.
Semplicemente fantastica la scena nell'autolavaggio, visivamente è un lavoro di incredibile sostanza: si scoprono gli attori nella loro passione rude ed animale, si copre lo schermo e l'automobile con vari accessori.
Uomo e tecnologia fusi in un mostro sull'orlo del baratro e della distruzione.