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CRASH regia di David Cronenberg

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Project Pat     4 / 10  19/08/2015 00:11:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'avrà pure diretto Cronenberg...e sti ¢azzi non ce li metti? "Crash" è un mero film porno, punto.
Il problema (se così si può chiamare) di film come questo è che vi sarà sempre chi scatterà dal letto come un soldatino pronto a difenderli, chi, schiavo della propria devozione verso il suo cineasta preferito, vi scorgerà in ogni caso (certo in buona fede) pregi ed elementi di qualità, quando invece è facile intuire come la voce dell'oggettività, sarebbe immediatamente pronta a gridare alla boiata nell'inverso caso, naturalmente non facilmente dimostrabile, in cui non vi fosse stato il signorone di turno a dirigere l'opera in questione, bensì un Pinco Pallino qualsiasi.

Con ciò non voglio insinuar nulla nei confronti di chi ha apprezzato l'ennesima fatica del regista canadese, può ben darsi (in linea di principio) che sia io a non averci capito un'acca ma qualunque sia la mia opinione o quella di un altro a riguardo, non si può far altro che constatare come il film, tecnicamente sia da annoverare come pornografico, dal momento che si procede in più punti e senza remore alla visione di quei pochi, maledetti centimetri. Detto ciò, come si potrebbe giustificare il tutto? Come si potrebbe andare oltre?

Naturalmente tenendo in considerazione quelle che sono le tematiche, quello che è il modus operandi critico ed argomentativo di un regista di sicuro con gli attributi quale Cronenberg. Anche qui, saremo tutti d'accordo che sesso e incidenti a parte, i quali presi singolarmente chiunque può esser buono a girare e che di norma dovrebbero essere accessori a un qualcosa di più concreto (a meno che, si ripete, non si voglia girare un porno su strada), elemento concettualmente degno di interesse all'interno del film è "il progetto". Ma che cos'è questo progetto? A riguardo in pratica non è spiegato nulla, nulla che non vada aldilà di una qualche vaga descrizione seguita a qualche isolato riferimento, il che è assolutamente inaccettabile considerando soprattutto la bellezza del tema trattato, il rapporto uomo-macchina (non facile come forse si pensi, ma sempre interessante e mai analizzato senza destare ulteriori curiosità), che nei precedenti film del regista (quelli sì belli, tipo "La Mosca" o "Videodrome"), quand'egli non toppò, aveva trovato il suo giusto approfondimento e a cui anche stavolta, doveva certo esser resa giustizia.
A questo punto, pare davvero difficile continuare a scervellarsi per trovare un qualcosa di buono.

In sintesi, un film perfetto per guardoni o se così non lo si voglia definire, sicuramente ben poco interessante. Da fan discreto del buon, vecchio Cronenberg personalmente mi ritengo offeso, a ciascuno poi le proprie, per quanto improbabili, astrazioni in positivo.