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IL POSTO DELLE FRAGOLE regia di Ingmar Bergman

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Pink Floyd     10 / 10  02/07/2007 17:18:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"I nostri rapporti con il prossimo si limitano per la maggior parte al pettegolezzo e a una sterile critica del suo comportamento. Questa constatazione mi ha lentamente portato ad isolarmi dalla cosidetta vita sociale e mondana. Le mie giornate trascorrono in solitudine e senza troppe emozioni. Ho dedicato la mia vita al lavoro e di ciò non mi rammarico affatto."

In questo film, un road movie del tutto atipico a causa dei suoi risvolti memorialistici, viene rappresentato un viaggio nel viaggio: durante il percorso per giungere a conseguire una gratifica al lavoro, il Professor Boorg va a ritroso nel tempo, ripercorrendo la sua gioventù, tracciando un volutamente nostalgico bilancio del suo vissuto.
Nella sua vita da medico la ripetitività e l'abitudine sono divenute piacevolmente melancoliche; l'uomo gli presta molto potere, trasformandole nel suo unico avere.
Tuttavia in vecchiaia si affronta la tematica della solitudine, la quale porta Isaac
a mettere in discussione il suo seminato.
E così, voltandosi indietro il medico si riscopre un vecchio saccente che cela le sue paure dietro un comportamento fiero e misantropo se non freddo e opportunista nei confronti della gente che lo circonda e che lo ha tanto amato; un uomo raramente sorridente, che poco ha attinto dalla vita. Una vita consumata sui libri e per questo per nulla vissuta, poco sfruttata -indicativo il discorso onirico dell'amata Sara "come professore dovresti saper individuare le cause del dolore, ma non ci riesci! Perchè sebbene tu conosca tante cose, tu non sai niente!"- .
Ad alimentare il continuo e combattuto turbamento del medico sono gli incubi surreali che lo accompagnano, i quali minano le sue certezze e cominciano ad incrinare le sue idee.
Tuttavia sarà la succesiva "scoperta" del pensiero pessimistico del figlio a portarlo sul sentiero dell'abbraccio alla vita.

La pellicola conserva un'enorme carica emozionale che viene sprigionata ogni qualvolta l'anziano Professore si abbandona a riflessioni e pensieri.

Il merito di Ingmar Bergman è quello di aver delineato il personaggio del PROFESSOR HEBERARTH ISAAC BOORG, uomo bisbetico di scienza ricco di cultura ma povero di qualsivoglia tipo di sensibilità; è proprio questo il piatto forte della pellicola: la caratterizzazione del protagonista, che avviene in maniera leggera e soave, grazie anche a un'interpretazione di Victor Sjöström carica di pathos e classe.
Attraverso questo personaggio Bergman si abbandona in un sognante e leggiadro spaccato sulla vita, sulla morte, sul tempo, sui ricordi.

Nonostante "SMULTRONSTÄLLET" abbia compiuto 50 anni mantiene la fresca carica emotiva di un tempo che ne fanno un titolo intramontabile della cinematografia svedese.

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InSaNITy  24/07/2007 22:44:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi avete troppo incuriosito co sto film....corro a scaricarlo ;D