E’ un bel film, commovente, ben realizzato, soprattutto recitato molto bene e che ha in Nicholson (che si ripeterà con Shining) un pazzo stupefacente. La rivolta portata da McMurphy all’interno del manicomio (nel linguaggio puramente cinematografico e poco documentaristico di Forman) riuscirà, seppure senza troppi appesantimenti, a toccare diversi argomenti morali: l’austerità e superbia delle autorità, la discriminazione, l’emarginazione, l’isolamento delle minoranze, la privazione della libertà individuale… diviene mistica, alla fine, accompagnata dalla musica, l’evasione sarà soprattutto spirituale.