Veppe96 6 / 10 27/08/2017 02:11:12 » Rispondi Sufficiente o non sufficiente? Non ho ancora le idee ben chiare, ma la media totale è decisamente troppo bassa.
Partiamo dal presupposto che unire scienza, fede, etica e horror non è proprio qualcosa di così semplice. La pellicola scorre comunque piacevole e veloce, non annoia e non urla assolutamente al capolavoro o a chissà quale rivoluzione del genere. La trama è molto lineare: una prima parte preparatoria e teorica prima dello stupidissimo (e tengo a sottolineare, STUPIDISSIMO) incidente che vede protagonista una buona Olivia Wilde e una seconda parte dove si cerca di rimediare all'errore più grande che si possa commettere: sostituirsi a Dio (dovrebbe essere la morale del film, no?) La suspance, seppur ottenuta tramite classici artifici cinematografici, fa decisamente il suo dovere.
Ero convinto che il cane sbranasse la faccia di qualcuno, per esempio. O più semplicemente che la nostra Olivia indemoniata sbudellasse qualcuno..ma ahimè, a parte il ragazzo compresso nell'armadio, le morti si sono rivelate di una banalità sconcertante.
Cliché americani decisamente fastidiosi & altre cose fastidiose:
"E' proprio una bella fica quella rossa"... o qualunque cosa abbia letteralmente detto. Ma perché? Fa ridere? Non lo capirò mai. E poi trovo totalmente inverosimile che un giovane fattone-scienziato possa partorire l'idea del siero. Evan Peters di American Horror Story bocciato e fuori luogo.
Tutta sta storia delle società che comprano i diritti dell'esperimento, dei contratti, delle guardie ecc. l'ho trovata noiosa e inconcludente. Voglio dire, si mettono a setacciare l' intero laboratorio, ma casualmente i nostri protagonisti riescono a non farsi portare via un Badge per accedervi e una sacca di riserva con dentro il siero. Ma tutto bene? Quindi a cosa è servita tutta questa tiritera? Idea di David Gelb alquanto discutibile. Avrei preferito qualcosa di più lineare come si rivela essere poi il resto del film.
L'incendio del ricorrente incubo di Zoe è stato appiccato...da lei stessa! Un tragico incidente che la segnerà per il resto della sua vita ed oltre: "all'inferno è come rivivere il peggiore dei tuoi ricordi per sempre", ci rivela la stessa in un breve momento di lucidità. Riuscito.
Finale del film di una banalità allucinante. Zoe ci fa credere di essere morta e invece no, uccide tutti, resuscita il compagno, si prospetta un "The Lazarus Effect 2" e gne. Finale aperto come il 90% degli horror. Non riuscito.
Per finire la recensione tengo particolarmente a citare una parte di quello che ha scritto l'utente Jolly Roger ( che condivido a pieno):
"Il bello di questo film è che riesce a portare avanti sia la spiegazione soprannaturale sia quella scientifica per gli stessi inspiegabili fenomeni, senza prendere parte per l'una o per l'altra teoria che, in fin dei conti, sono entrambe abbastanza valide:"
- da una parte, la "resuscitata" è convinta di essere finita, dopo morta, all'Inferno, quindi, una volta riportata a forza nel mondo dei vivi, avrebbe conservato alcune proprietà - come la telepatia, la telecinesi e altro - portandole dal mondo dei dannati nel mondo reale.
- dall'altra parte, il gruppo di ricercatori, che è convinto che i poteri della protagonista siano dovuti ad una sostanza che viene liberata nel momento della morte, sostanza capace di aprire la mente a poteri sconosciuti che garantiscono un potenziamento velocissimo dell'evoluzione - ma che non riesce più ad essere smaltita dal corpo umano riportato in vita una volta che è stata immessa in circolo in quantità così significative.
"Siccome entrambe le spiegazioni reggono, alla fine non si conosce bene il Nemico da combattere, lasciando lo spettatore in questo dubbio inquietante - e la cosa funziona benissimo. "