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MAD MAX: FURY ROAD regia di George Miller

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david briar     8 / 10  14/02/2016 02:51:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Mad max.fury road", lo chiarisce George Miller fin dall'inizio, è un film che ha fretta, che non ha tempo da perdere, deve correre dall'inizio per arrivare alla sua conclusione senza troppi fronzoli. Non c'è il tempo di spiegare il meccanismo di questo mondo come nel cinema del mio amato Nolan e non c'è il tempo per una prima parte distesa di "attrazioni mostrative" stupefacenti come nell'Avatar di James Cameron, e nemmeno per una lunga introduzione sui personaggi e sui rapporti fra loro, come avrebbe fatto Peter Jackson. E per fortuna, non c'è il tempo nemmeno per la solita storia d'amore o familiare stucchevole, quei baci e quegli abbracci buttati lì perchè è lì che devono stare, che forse avrebbe messo Steven Spielberg, e magari con lui George Lucas. L'assenza di tutte queste caratteristiche, e la presenza di peculiarità proprie, rende l'opera di Miller un blockbuster considerabile d'autore, almeno tanto quanto quelli citati sopra.
Questo è il cinema di cui abbiamo bisogno! Questi sono i film commerciali che ci ricordano che si può intrattenere senza prendere per il **** lo spettatore con sviluppi idioti o dialoghi stupidi di circostanza; è un "film-concerto" che ci ricorda come il cinema sia un'arte straordinaria perché capace di coniugarle tutte, con elementi eterogenei che possono dare vita ad un prodotto unico e di fruizione immediata e profondamente immersiva.
Si potrebbe obbiettare, avendo ragione, che la sceneggiatura è concretamente molto semplice e scarna. Peccato che il cinema debba sempre partire dalle immagini e da come vengono poste in successione, e qui c'è un lavoro di decoupage per tutte le sequenze d'azione, che dev'essere stato mastodontico, calcolato al millesimo di secondo, con inquadrature molto brevi alternate con scansione perfetta. C'è poi un grandissimo lavoro di montaggio interno alle inquadrature, una cura per i dettagli minuziosa, con idee visive pazzesche che connotano queste masse di personaggi come una cultura davvero esistente e credibile.
Se poi ci aggiungiamo una fotografia da applausi nelle sequenze notturne in blu, una profonda inquietudine interiore creata dalla forma con cui viene girato il film, che in questo caso diventa contenuto, è difficile pensare ad un film più "importante" di questo, fra quelli usciti nel 2015. Non è il caso di parlare di capolavoro, e per me nemmeno miglior film dell'anno(titolo che assegno a "Taxi Teheran di Panahi), ma se si dovesse pensare ai film di questi anni maggiormente ricordati fra qualche anno, penso che "Mad Max:Fury Road" meriterebbe un posto d'onore. Miller prende la frenesia e l'agitazione del cinema contemporaneo e la porta all'eccesso: chiaramente pensa che l'unico modo per creare prodotti marcatamente d'intrattenimento che non siano solo consumo usa e getta, sia quello di far diventare questa frenesia del montaggio, degli effetti speciali, e di tutte le caratteristiche tecniche in generale, con tutto che c'è attorno, un vero e proprio contenuto che assume una valenza propria. Inutile dire che c'entra il punto senza bisogno di troppi dialoghi, nè di enfasi sugli eventi tragici che chiunque altro avrebbe evidenziato, come accadde con la morte di un personaggio importante.
Non un film perfetto, soprattutto per colpa del finale, ma un blockbuster come non ne vedevo da almeno 6 anni(The Dark Knight, Avatar e District 9), per cui sarebbe inutile lamentarsi di alcuni difetti assolutamente perdonabili che ho riscontrato. Un modello di riferimento che spero potrà dare vita ad epigoni di livello in film di genere, che diano valore non ai dialoghi ma alle immagini, come forti veicoli di contenuti, e non solo come fracasso ed esplosioni messe lì "perché sono *****". Speriamo bene..