76mm 7 / 10 17/11/2015 15:56:44 » Rispondi Piacevole visione. Di sicuro Vincent Gallo dev'essersi studiato un bel po' i film di Lynch per questo suo lungometraggio d'esordio,
infatti la scena del pranzo a casa dei genitori ricorda molto quella di Eraserhead a casa della fidanzata di Henry e i siparietti surreal-grotteschi di Ben Gazzara che canta in camera da letto e Cristina Ricci che danza nella sala da bowling hanno evidenti reminiscenze da Blue Velvet e Twin Peaks (nonchè da tutta la filmografia lynchiana in generale).
Il personaggio di Gallo, per quanto sopra le righe, l'ho trovato piuttosto credibile come svitato vittima di una famiglia disfunzionale che tenta di mascherare la sua vera natura di persona fragile e bisognosa d'affetto attraverso comportamenti da duro, quando è evidente fin dall'inizio che non è quella la sua vera inclinazione
(e infatti abbandona ben presto i suoi propositi omicidi).
Il punto debole, a mio avviso, sta invece nel mancato approfondimento del personaggio della ragazza, che nonostante l'adeguata interpretazione di Cristina Ricci, manca totalmente di quel minimo di background che sarebbe stato utile a capire un po' meglio certi suoi comportamenti, altrimenti inspiegabili –
ad esempio perchè non scappa quando ne ha l'occasione (intendo dire all'inizio, quando ancora non si è innamorata del suo sequestratore)? Perchè non si preoccupa di avvertire qualcuno della sua prolungata assenza? Perchè non c'è nessuno che la sta cercando (è sola al mondo nonostante la giovanissima età?).
..insomma qualche dettaglio in più che avrebbe potuto rendere un minimo credibile il suo personaggio che invece secondo me non lo è per niente. Cio' nonostante una buona opera prima, diventata ormai di culto fra i fan del cinema indipendente. Peccato che la carriera registica di Gallo si sia praticamente arenata.