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LEVIATHAN (2014) regia di Andrei Zvyagintsev

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  28/05/2015 02:36:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Dio solo ha il Potere" e nell'intreccio della storia gia' si fonde il mio pensiero con quello di milioni di laici che lottano perpetuamente contro le illusioni dello Spirito Santo sul doloroso, realistico confronto Terreno. E allora non D.io ma la vita punisce Kolia, unico laico di tutto film, mentre Zvyagintsev conferma la sua personale invettiva contro certi adolescenti inquieti, quasi Sofoclemente rei di uccidere il mondo adulto, di inentivare il loro eterno Orfanismo. Film di una bellezza impura e strabiliante, "Leviathan" porta lo spettatore ad affossare ogni speranza di giustizia assistendo, fino a un'epilogo quasi Beckettiano, alla Morte dell'Innocenza e della Verita'. Pagine che strappano frammenti di Karel Reisz, di Kubrick, e (molte altre) di Bunuel. Il fascino perverso del Potere, o della Borghesia? Quello stesso concetto biblico, sovrapposto a un Passato che la Russia rispetta o teme (i ritratti di Lenin di Krusciov etc) diventa un'Invasione a se' stante, in una contraddizione retriva dove la Giustizia non prevarica mai sulla Corruzione, anzi ne viene sopraffatta. Film incredibile, quasi allucinato nei suoi (moderati) simbolismi, alienante e intenso come la Passiva accettazione del villaggio, terra di sopravvivenza privata da tutte le sfumature della morale. Da antologia il dialogo tra l'Abate e il laido sindaco ("Abbiamo gli stessi ruoli, ma percorriamo due strade diverse")
hghgg  28/05/2015 13:39:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si me lo devo vedere. Soprattutto se il film ha sempre quell'incredibile fotografia che si intuisce dall'immagine del trailer qui su filmscoop.