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WHIPLASH regia di Damien Chazelle

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JOKER1926     7½ / 10  19/11/2019 18:02:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La grandezza e la forza di un film, alcune volte, possono prescindere dalla storia, anche il solo significato (messaggio) ha la possibilità di veicolare verso l'alto una produzione.

In linea di massima, è ciò accade con "Whiplash", film del 2014 di Damien Chazelle (regista anche del celebre "La la land" ).

"Whiplash" racconta le dinamiche di un giovane musicista ambizioso, il tema della musica Jazz è importante ma non esclusivo, la regia parte dal contesto musicale per snocciolare una situazione più profonda, o perlomeno, fortemente simbolica.
La musica , in questo film, è sinonimo di desideri e sofferenze, tutto il film, effettivamente, è sinonimo di una lotta verso i sogni che passa attraverso un percorso tortuoso e al limite del possibile.

In queste righe, a nostro giudizio, si consuma l'essenza di un prodotto cinematografico ambizioso e intelligente. Come già accennato, "Whiplash" non ha una storia troppo intricata, il plot iniziale , nel corso dell'elaborazione , non subisce troppi cambiamenti, emerge invece un buonissimo e compatto lavoro di sceneggiatura; il film si basa su due personaggi principali e qualche figura di ripiego, il gioco è tutto qui.

Sugli scudi un ottimo J.K Simmons in un ruolo per nulla banale. Simmons , nella parte di un durissimo coach, fa emergere le stigmate di un grande talento attoriale, il tutto è ovviamente coadiuvato da una sceneggiatura forte e senza fronzoli.
Nonostante la scelta registica di incentrare i fili dell'azione sulla musica, qualsiasi tipo di spettatore (anche quello più lontano dalla concezione del Jazz e dinamiche simili) non può non apprezzare; la forza di Chazelle è questa, rendere universale un argomento basandosi soprattutto su metafore di vita. "Whiplash" poteva anche essere la storia di un tennista o di un alpinista, la proiezione morale e il simbolismo sono le carte che cambiano la partita. Il film illustra, in maniera sapiente, la forza di volontà e il sacrificio di chi è legato alle proprie passioni. Dopo la prima brillante ora di produzione, molti spettatori, immedesimandosi nel giovane personaggio del film (Teller), potrebbero mettere la firma per finirla così questa burrascosa storia. Si prova, si fallisce , si dimentica.
Nell'ultima mezz'ora, invece, il film gioca a rilanciare, la passione cosa è? Per noi è una croce da portare, non da rinnegare.
Questa produzione , a suo modo molto decadente e idealista, tocca l'animo di chi nella vita rincorre, anche in maniera ossessiva ed accanita, i propri sogni. Il successo si alimenta anche di inesorabili fallimenti e momenti tristi. L'audacia e la fermezza , correlate alla passione, fungono da viatico per il successo finale.
C'è poco da dire, la regia di Chazelle, indovina tutto , sia sul contenuto che sul versante tecnico: convincono pienamente le interpretazioni e il montaggio particolare (progettato per esasperare personaggi e pubblico) funzionano in modo impeccabile. Le concessioni d'autore , tutte pertinenti (specie nel finale) donano maggiore enfasi ad un film essenzialmente elegante e fortunatamente orfano di inutili ed ingombranti situazioni marginali.

"Whiplash" è una gradevole scoperta cinematografica dei nostri giorni.

JOKER1926