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RUSTY IL SELVAGGIO regia di Francis Ford Coppola

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Thorondir     8½ / 10  11/08/2022 11:32:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un mondo giovanile di presunti ribelli e di bande ormai distrutte dalla droga, Rusty immagina il sogno giovanile del ritorno della bande e di una vita vissuta per le strade tra risse e accoltellamenti. Il ritorno di "quello della moto", suo fratello (Mickey Rourke) è però una doccia fredda, una disillusione. Un giovane che sembra già vecchio, come dice lo stesso Rusty.

A partire da questa storia di ribellismo (film basato su un romanzo) Coppola ci immerge in un'atmosfera sospesa che a tratti assume quasi i contorni del fantastico (scorrere veloce delle nubi, nebbia, la scena del "volo" immaginario) e che può contare su un bianco e nero anni '60 che non solo è stilisticamente eccelso ma ha anche un suo significato semiologico ben preciso. Si potrebbero citare le molte sequenze da ricordare, i molti personaggi secondari e le singole inquadrature di grande bellezza, ma forse basta quel finale, costruito con un crescendo di tragicità e consapevole autodistruzione, a consegnare questo film direttamente alla storia del cinema degli anni Ottanta.