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TAKEN 3 - L'ORA DELLA VERITA' regia di Olivier Megaton

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Jolly Roger     6½ / 10  05/03/2016 13:54:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Terzo capitolo della saga di Taken. Onestamente credo anche l'ultimo, perché il film comincia ad essere ripetitivo. Lui era e resta una macchina progettata per combattere i cattivi e questo Taken 3 diventa poco credibile non solo negli aspetti più action, tipici del genere e dove è più facile per lo spettatore sospendere l'incredulità, ma proprio in quelli drammatici, dove la caratterizzazione umana del personaggio fa acqua:

- Il rapporto con la figlia è ridicolo. Non puoi regalare un pupazzo gigante a tua figlia se lei ha trent'anni, altrimenti non lamentarti se poi lei non ti confida di essere incinta e ti considera un povero cog.lione;
- Se ti uccidono la moglie, non puoi elaborare il lutto in 12 secondi. Nemmeno se vedi il cadavere di un estraneo ci riusciresti. Lui invece al tredicesimo secondo è già lì che elabora una strategia di fuga e vendetta;
- Non puoi fregartene a tal punto del mondo che ti circonda da compiere le azioni criminali che fai. Capisco che lui deve combattere per il bene, però non è una bella cosa lanciarsi in inseguimenti autostradali causando incidenti che potrebbero provocare una strage di innocenti. E nemmeno fare esplodere un'auto nell'ascensore di un parcheggio pubblico per fuggire dalla polizia.

Va beh, comunque non è il caso nemmeno di fare troppo le pulci a un film di "amerikan action" che raggiunge l'obiettivo di intrattenere, ben recitato sia da Neeson che dal sempre ottimo Forest Whitaker, in un ruolo cucito su di lui.
Tra l'altro mi sembra di capire che lo stesso Liam Neeson abbia ormai la sua età e probabilmente non lo vedremo più impegnato in ruoli d'azione così frenetici come questi. Peccato, ma tanto sappiamo tutti – e già sapevamo - che il primo Taken è insuperabile da qualsiasi suo seguito.
Alpagueur  06/08/2017 17:59:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
infatti lui non è normale, lascia prima di tutto fuori le emozioni personali altrimenti non sarebbe potuto diventare un killer (diciamo pure che fondamentalmente è un pazzo che si esalta in situazioni di estrema difficoltà psicologica)
Jolly Roger  29/08/2017 15:47:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, okkey.
E quindi?
Alpagueur  06/08/2017 18:09:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non so se hai mai visto The Heat la sfida (con Pacino e De Niro) o altri film sul genere (Distretto 13 di Carpenter, Lo sparviero di Labro etc.) tutti i protagonisti sono degli eroi-antieroi che non hanno vite sociali normali, hanno scompensi negli affetti perchè mettono prima di tutto il loro lavoro...fondamentalmente sono tutti dei pazzi squilibrati e non lo sanno (anche se sembrano normali). Questo spiega anche il perchè del panda gigante come regalo, non è normale lui è tarato per fare una cosa sola, ammazzare la gente e in quelle situazioni si esalta. Ricorda nel cinema d'azione esiste una regola precisa: solo un pazzo può uccidere un altro pazzo. Quando questa regola non viene rispettata significa che il film è fatto male, il personaggio non è quello giusto. Bryan Mills uccide la gente e poi lui non ha nessun rimorso (ricorda nel primo film come ammazzò il tizio dentro l'ascensore a sangue freddo, eppure non c'era nessun bisogno di farlo fuori) per lui è come bere un bicchier d'acqua. E' addestrato ad ammazzare la gente, la vita normale lo annoia.