caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

HARRY A PEZZI regia di Woody Allen

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Woodman     8½ / 10  27/07/2014 18:43:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono mai stato un fan di Allen, detesto buona parte dei suoi film (specie gli ultimi, fastidiosissimi e vacui da far imbarazzo).
Ma qua e là ha saputo sfornare delle autentiche gemme.
E' il caso di "Un'altra donna", il mio preferito, di "Crimini e misfatti", ancora prima di "Interiors", "Io e Annie", e come dimenticarsi "La rosa purpurea del Cairo"?

"Decostructing Harry" fa parte della lista del cuore.

E' una colorita, lunatica, contorta e brillantissima rivisitazione de "Il posto delle fragole", in chiave di commedia grottesca ambiziosa e alta. Funziona, con mia grande sorpresa, praticamente in tutto ciò che promette.
Una galleria di personaggi solidissimi, una sceneggiatura magica, una classe ormai consolidata nella regia, un'interpretazione di Allen davvero meravigliosa, trovate di indubbio spasso e genialità, originalità a iosa, soddisfazione per la pancia e per la mente.

Vicinissimo ai suoi miti e lontanissimo dai suoi limiti, strizzando l'occhio al Cinema europeo e alla sua profondità, Allen dispiega una storia spezzettata in cui si confonde realtà, immaginazione, quindi carta filmata, fantasie personali e altro ancora, col risultato di scomporre e analizzare la figura di un personaggio eccessivo, cinico, maligno, malinconico, colto, insomma un tipico Allen, e di comporre una meravigliosa opera, intelligente e ricchissima.
Molto più di un omaggio al maestro svedese, bensì una geniale idea per dipingere un ennesimo alter ego visto dal lato del male, un uomo la cui vita è "nichilismo, cinismo, sarcasmo e orgasmo", disilluso, erotomane, impulsivo, depresso e alienato.
Kirstie Alley e Judy Davis le migliori del cast.
Una sagra di malinconie e prati verdi, cieli grigi e camiciole, vecchi amori e tormenti, sarcasmi e delusioni, metafore spicciole e dialoghi acuminati, disprezzo per la vita e acredine misantropico, ridondanza verbosa e scossoni al montaggio, la summa grandiosa di una poetica e di un linguaggio personale e intimo, che va ad inserirsi fra i capolavori assoluti del nano pedofilo.

Se lo si ama lo si è sicuramente già visto, se lo si odia, beh... gli si dia una chance. Non resterete indifferenti.