Jolly Roger 6½ / 10 19/08/2015 11:08:45 » Rispondi Due fratelli, insieme alla maglie di uno di loro, si prendono una piccola vacanza nei boschi, per passare qualche giorno insieme e coltivare la loro passione più grande, la caccia, che praticano da quand'erano bambini. Purtroppo per loro, da cacciatori diventeranno prede. I tre si svegliano seminudi con una grossa X disegnata in fronte. La loro tenda ed il loro cane non ci sono più. ma c'è qualcuno intenzionato a fare con loro un gioco spietato, la caccia all'uomo.
Non si può certo dire che il film sia originale: mi vengono in mente almeno altri 2 o 3 film che hanno la stessa idea di partenza. Comunque, il film sviluppa quest'idea in modo convincente e riesce a tenere viva la suspense. Alcune ambientazioni, ma soprattutto le maschere, conferiscono a questo thriller un certo appeal marcatamente horror.
Infine, il soggetto non è banale e neppure inverosimile:
I killers sono adolescenti, di buona famiglia, fan dell'horror e dei videogiochi sparatutto, bulletti che riprendono le loro nefandezze cellulari di ultima generazione. Nel toccare il tema della gioventù delinquenziale, il film ricorda il riuscitissimo Eden Lake, o altri thriller / horror come Cherry Tree Lane. Emblematica, ad esempio, la telefonata tra il capo del gruppo e la propria madre: se ne intuisce la figura di un ragazzo di ottima famiglia, con una madre ultrapremurosa, ma che, dismessa la facciata del bravo ragazzo, veste la maschera di un capobranco assassino, che vive la morte e l'omicidio come un gioco al pc.
Il fatto che i killers siano degli adolescenti rende inoltre plausibili diversi elementi: dall'utilizzo di maschere così mostruose ad una certa loro goffaggine, specie nei combattimenti corpo a corpo.
Ad onor del vero, alcuni comportamenti dei protagonisti, soprattutto nella fase finale, non sono credibili al 100%. Tuttavia il film è da promuovere ed il finale è carino.
La vera, spietata ma anche splendida, crudezza della natura umana traspare tutta in quell'ultimo gesto in cui la protagonista mima di avere la pistola in mano e di sparare ad un bimbo. A ben vedere, un finale così è perfettamente in linea con una frase che viene detta da Sean alla protagonista quasi all'inizio del film e che, in certo qual senso, anticipa i successivi accadimenti: "Saresti stupita delle cose che riusciresti a fare, se in ballo ci fosse la tua stessa vita".