kowalsky 6½ / 10 07/03/2015 11:43:53 » Rispondi 11 anni dal magnifico "Non ti muovere", 5 dall'irrisolto "La bellezza del somaro", 3 dall'insopportabile (incredibile che abbia una media di preferenza tanto alta...) "Venuto al mondo", Castellitto regista non ha ancora trovato un suo stile definito, troppi i rimandi a Scola ("C'eravamo tanto amati"), a Bergman, perfino al francese Francois Ozon. Tuttavia come bignami acceleratosulla crisi di coppia, il film funziona alla grande. Ora demagogico, ora poetico, un'opera interessante dove i due attori principali, splendidamente diretti, strizzano l'occhio all'ultimo di Kubrick, vs a Schnitzler, aggiornandolo in una dimensione nostrana. Il problema e' ancora una volta il reducismo sterile del film, quei continui contesti sulla Generazione X dei nostri anni, e il bisogno di soffocare le frustazioni rispecchiandosi negli intellettuali dei decenni precedenti. E questi mi sembrano luoghi comuni di un film che tenta di far coesistere il sentimento con la fame (carestiaca) di Cultura. Come del resto dimostra la colonna sonora, dove si va dal Tom Waits indimenticabile di " Jersey girl" al pop nazional-popolare, familiare, di...Amedeo Minghi. In ogni caso la coppia Castellitto- Mazzantini crea un binomio dignitosamente singolare