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CRIMSON PEAK regia di Guillermo Del Toro

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  23/02/2016 11:14:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La nuova fatica di Guillermo Del Toro appaga l'occhio grazie all'imponente e tetra magione di Allerdale Hall, nota anche come Crimson Peak per il particolare colore che il terreno circostante assume durante le nevicate. La casa è di fatto un personaggio base, ambientazione perfettamente particolareggiata per fornire sublime cornice tenebrosa alla storia presentata. Se poi aggiungiamo delle presenze piuttosto inquietanti (buona la CGI) con relativi scricchiolii, giochi d'ombre, tonfi e voci indistinte, il gioco sembrerebbe fatto.
Uso il condizionale perchè se la costruzione dello sfondo con relativi e mirabolanti cromatismi è senza dubbio da urlo, altrettanto non si può dire della sceneggiatura: piuttosto risaputa in ogni suo snodo focale, decisamente prevedibile nei colpi di scena, capace di generare poca tensione anche a causa di un prologo dal sapore romantico tirato troppo per le lunghe.
Del Toro cita piacevolmente riferendosi ai grandi a classici del genere come "Suspense" e "Gli invasati", giocando col gotico Hammer e con quello italiano (Bava e Freda in primis), al tempo stesso non disdegna riferimenti al suo stesso cinema (ci sono parecchi punti di contatto con "La spina del diavolo" e con "Il labirinto del fauno") ma non riesce ad appassionare più di tanto, perdendosi nell'esaltazione del contesto scenico a discapito di una struttura narrativa mai in grado di eludere clichè tipici della ghost-story.
Anche l'elemento melodrammatico pare spesso fuori fuoco, inoltre non ci vuole molto per capire dove si andrà a parare e di che natura sia il triplice intreccio tra la giovane ereditiera Edith e i fascinosi fratelli Sharpe. Gli indizi sono disseminati con attenzione ma una volta ricostruito il quadro d'insieme formano un'idea cospiratoria piuttosto sciapa.
Convincenti gli attori: nonostante qualche momento sopra le righe il cast risponde bene alle sollecitazioni del filmaker messicano, soprattutto Tom Hidleston e Jessica Chastain mostrano le abituali qualità recitative sopra la media.
Non male, ma manca lo spunto folgorante, l'idea spiazzante, il coup de theatre decisivo per poter andare oltre una discreta storia di fantasmi e d'amore, seppur incastonata in una perla vittoriana dallo straordinario fascino decadente.