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LA BALLATA DI STROSZEK regia di Werner Herzog

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  19/01/2008 00:01:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il mondo andrebbe molto meglio se potessimo dare una risposta alle nostre domande", beh lo penso anch'io soprattutto in questi ultimi tempi.
Dove finisce l'invettiva e dove inizia il sarcasmo? Non saprei, visto il nonsense che attraversa la storia - soprattutto nel finale - cara al primo Wenders ma anche al cinema dell'est più tradizionalista, nel segno radicale e compiuto di un Wenders mai così realistico e rigorosamente (fin troppo a tratti) riflessivo. A tratti, il linguaggio cinematografico così divergente e acuto (v. il divario tra il tedesco e lo slang americano) diventa l'emblema di un'arte formale molto aderente allo stile del cinema muto (Keaton? Griffith?).
Tutto accade molto lentamente, silenziosamente: e il protagonista, candido e sprovveduto, avverte per primo "lo stato delle cose".
Una bellissima parabola, amarissima, anche davanti a un finale troppo poetico per non suscitare qualche perplessità
benzo24  25/01/2008 17:52:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nonsense? wenders?