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BATES MOTEL - STAGIONE 1 regia di Tucker Gates, Paul Edwards, Johan Renck, David Straiton

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hghgg     6½ / 10  31/03/2015 12:18:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, francamente questa mania di dover trasformare in una serie televisiva ogni capolavoro del cinema comincia a stancarmi ("Psycho-Bates Motel" "Fargo-annessa serie omonima" "Saga di Hannibal Lecter-Hannibal" e così via) perché non capisco come dilatare tutto per puntate e puntate possa veramente aggiungere qualcosa alle due ore originarie. E se nel caso di "Fargo" il potere dei Coen come produttori esecutivi si fa sentire permettendo la realizzazione di un prodotto valido e appassionante con "Bates Motel" dobbiamo fare tutto un altro discorso perché le cose sono venute fuori molto peggio (con "Hannibal" il discorso è ulteriormente diverso).

Giustissima l'idea di base di proporre la storia del buon Norman Bates partendo dalla sua adolescenza e quindi analizzando dal principio il morboso rapporto tra lui e sua madre mostrandoci quindi l'antefatto di ciò che in "Psycho" era già bello che realizzato. Fino a qui, tutto bene...

Poi però uno di accorge che questa storia dell'analizzare dal principio il rapporto di Norman con sua madre è una colossale presa per il cùlo. I personaggi principali (solo quelli) sono ispirati ai caratteri scritti da Bloch nel '59 e riportati da Hitchcock sul grande schermo l'anno successivo ma appunto sono solo ispirati e poi, il resto, è tutta un'altra cosa.

Innanzitutto, tanto per farla più moderna, la serie è ambientata ai giorni nostri e quindi vediamo il simpatico Norman, ragazzetto complessato e taciturno, muoversi tra moderni cellulari e moderni ragazzi cerebrolesi di oggi. Ma poi tu, madre, nell'anno di Chtulhu 2013, vai ad aprirti un motel in un buco sperduto del càzzo davanti al quale stanno per costruire un'autostrada che lo renderà invisibile e come clienti ti porterà soltanto improbabili psicotici, stupratori, spacciatori ecc ? Bel senso degli affari, nel 2013 come nel 1960.

E poi be, tutte le puntate sono un'alternanza tra il mostrare la latente follia di Norman che sembra crescere sempre di più non certo aiutata dal morboso rapporto possessivo reciproco tra lui e sua madre e altra roba inutile che non c'entra una mazza, non interessa nessuno ed è messa lì solo per allungare il brodo. Il primo elemento rappresenta gli unici momenti appassionanti della stagione, anche ben scritti e fedeli con l'idea BlocHitchcockiana e regalano alcune sequenze memorabili (la madre che appare a Norman e gli parla, ma solo nella sua testa) e un ottimo finale con Norman che

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Tutto questo porta ad una sufficienza abbondante per questa prima stagione ma tutto il resto è semplicemente ridicolo. Tutte le altre sotto-trame sono scritte in maniera incredibilmente superficiale è tutto banale e piuttosto assurdo e soprattutto si vede fin troppo chiaramente che è roba messa lì per allungare il brodo e rendere tutto più "appassionante" perché non potevano mica basare tutto sul morboso rapporto madre-figlio Bates (secondo me, avrebbero potuto farlo eccome con uno staff più capace nelle sceneggiature).

Tutta la storia dei campi di non mi ricordo nemmeno più che sostanza (Marijuana credo, ma forse era altro boh), dei vari criminali che in un modo o nell'altro finiscono per incasinare la vita di Norma (si, originale) Bates che dopo questa stagione sembra più una sfìgata colossale che l'essere terribile di un tempo (ed era solo un cadavere imbalsamato eh, magia di Sir Alfred) del suo rapporto con inutili poliziotti... Salvo solo alcune piacevoli citazioni come il padre dell'amichetta malata di Norman che insegna a quest'ultimo la tassidermia, tassello un tantino fondamentale, oppure Norman che trova un cagnetto randagio, il suddetto muore investito e lui lo "tassiderma" facendogli fare la fine di Rawdi di "Scrubs". Ah si dimenticavo il fratello scapestrato ma di buon cuore di Norman, Dylan (Dog). Si, avete capito bene, Norman Bates ha un fratello maggiore... Di un'utilità che non vi dico...

Attori, tutti completamente inutili e/o cani esclusi i due protagonisti. Vera Farmiga è molto brava nel tratteggiare Norma Bates (almeno QUESTA Norma Bates qui) e sono molto felice che sia un'attrice ben superiore alla sorellina (vabè ci vuole proprio poco). Il tizio che interpreta Norman ci sta bene vista la buona somiglianza somatica con Perkins e lui si impegna pure peccato che di Perkins gli manca il talento.

Insomma, poteva essere interessante è venuta una cosetta nemmeno così brutta ma con troppe cose inutili al suo interno, non mi ha convinto a proseguire, mai vista la seconda stagione.
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  31/03/2015 15:25:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mania che piace poco anche a me, diretta conseguenza della mancanza di idee, giocoforza anche dell'appeal che si portano dietro questi miti dei romanzi, dei comics: Hannibal Lecter, Norman Bates ci han fatto saghe di trasposizioni e nel polverone possiam metterci anche i supereroi (che ci son sempre stati dal celebre Batman degli anni '60 ma non in forma seriale ossia da Smallville in poi) dei vari Gotham, Arrow tanto per citare i più gettonati in epoca recentissima.

Con Fargo è qualcosa di diverso, che a me piace ancora meno, non hai romanzi di riferimento ma una sceneggiatura già trasposta in celluloide, pertanto è un remake allungato che ha poco da aggiungere se non un ricambio di cast, poco da correggere o da sviluppare, poi ad sceneggiatura scritta da dio non poteva che corrisponderne un mini serial altrettanto qualitativo.

Su 'Bates Motel' l'idea di farne una trasposizione in formato prequel mi ha attizzato a suo tempo, non ricordo se Bloch coi 2 romanzi sequel (Psycho 2, Psycho house) toccò direttamente questa parte, in modo da avere un modello sulla reciproca tensione sessuale madre-figlio che parliamoci chiaro è il motore che farà scoccare la malattia in Norman e che doveva essere palesata e che nel mediocre 'Psycho IV' del '90 viene resa abbastanza bene, malata, torbida come doveva essere e come me la immagino, non da ragazzino del 2000 che vive tra smartphone e social network ed è questo il motivo per cui sinceramente me lo fa repellere e a tenermi ben a distanza, storia soap di Norman Bates? no grazie!


ZanoDenis  31/03/2015 13:55:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ai ai, sono stato sempre restio a questa serie tv, perché sostengo che la bellezza di Psycho era tecnica, il film è un capolavoro, si, ma grazie al trio Hitchcock alla regia, Perkins attore e Herrmann alle musiche, per questo ho sempre etichettato questa serie tv come un semplice sfruttamento del capolavoro che è stato il film, per fare soldi.
Però da come ne hai parlato mi hai accesso un barlume di speranza, anche perché 6,5 non è un voto cattivo, e approfondire un soggetto del genere ne potrebbe valere la pena.
hghgg  31/03/2015 14:35:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma si non è brutta ma le cose inutili e da brodo allungato (che col vecchio "Psycho" sappilo non c'entrano nulla) sono tante, secondo me se non la vedi vivi bene lo stesso.

Certo che la bellezza di Psycho era tecnica, una regia e una fotografia pazzeschi tuttavia aveva anche una sceneggiatura di quelle che rivoluzionano un genere. E questa è assolutamente una roba per sfruttare la memoria del film ma come tutte le altre serie tv di questo filone solo che alcune vengono buone ("Fargo" in particolare ma anche "Hannibal") altre, come questa, meno.