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HARPER'S ISLAND regia di Jon Turteltaub, Sanford Bookstaver, Steve Boyum, Guy Bee, Steve Gomer, James Whitmore, Jr., Scott Peters, Craig R. Baxley, Seith Mann

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steven23     5½ / 10  14/03/2016 14:12:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Presenti SPOILER

Ammetto di aver fatto una fatica terribile ad arrivare in fondo... e non è che partissi con aspettative troppo elevante anzi, lo vedevo principalmente come un prodotto di puro intrattenimento e nulla più.
Malgrado questo il risultato è ugualmente mediocre. Il meccanismo in stile "Dieci piccoli indiani" su cui si basa la storia l'ho sempre apprezzato, l'ambientazione insulare, oltre che bella, forniva parecchi spunti interessanti e i primi episodi diciamo non mi avevano affatto deluso... restava il dubbio sul gran numero di personaggi ad animare la vicenda, una quantità spropositata per sperare in qualsiasi tipo di approfondimento psicologico. E, in effetti, oltre a non osservare niente del genere per la gran parte di loro, lo scorrere degli episodi mostra la grandiosa stupidità che ne caratterizza una buona fetta... come non citare il genio che si spara da solo in una gamba, per di più con un fucile; non credo di aver mai visto niente del genere prima d'ora. Ok che non tutti possono essere fenomeni altrimenti il misterioso killer avrebbe avuto vita breve, ma nemmeno idioti fino a tal punto... per non parlare di altre scene dove, in evidente maggioranza ( e ribadisco "evidente) riescono ugualmente ad avere la peggio.
Altro aspetto che non ho particolarmente apprezzato è il ruolo affidato ad alcuni di loro... il padre di Trish, ad esempio; si parte con l'impressione che possa avere un ruolo centrale nella storia, almeno a giudicare dai dissidi con Henry, il promesso sposo della figlia. E invece eccolo tagliato fuori da tutto in maniera estremamente sbrigativa. Anche la piccola Madison sembra e invece non è... atteggiamenti strani, discorsi inquietanti per una bambina, reazione ai traumi quantomeno discutibile. Verrebbe da pensare a un qualche tipo di coinvolgimento ma niente, nulla di fatto anche con lei. E' questo il problema, vengono imboccate numerose strade che poi si scoprono essere vicoli ciechi.
Per fortuna che, almeno la principale, non deraglia ma prosegue piuttosto bene malgrado l'eccessiva impennata di ritmo nella seconda parte della stagione... i colpi di scena, però, risultano telefonati così come gli indizi che portano a sospettare di qualcuno invece di qualcun'altro. Manca quel tocco che da una sterzata decisa alla storia riuscendo veramente a sorprendere.

E poi direi proprio che mancano gli attori. Per carità, visto lo standard ci si accontenta ma se si è in cerca di una prova interpretativa convincente meglio spostarsi su altri lidi, qui non c'è spazio... ognuno svolge al minimo il suo compitino (qualcuno nemmeno quello) contribuendo al piattume del rispettivo personaggio. Chi salverei? Potrei dire le Cassidy (Katie più di Elaine) ma più per una mia personale preferenza che non per altro... il quartetto di amici di Henry, invece, finisce di diritto tra i peggiori. Non mi è dispiaciuta, invece, la comparsata di Rennie alias John Wakefield, poco espressivo ma decisamente adatto alla parte.

Insomma, direi sì un prodotto d'intrattenimento e che ha dalla sua il non volersi prendere troppo sul serio, ma anche visto in quest'ottica non è riuscito a convincermi se non in piccola parte.
E il voto potrebbe persino essere più basso se non tenessi conto dell'aspetto appena citato.