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STALAG 17 - L'INFERNO DEI VIVI regia di Billy Wilder

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elio91     8 / 10  12/01/2014 15:54:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si rischia di essere scontati ma tanto vale prenderselo sto rischio.
Altro film bellissimo di Wilder, ambientato in un campo di prigionia e senza un attimo di noia, riempitivi inutili o quant'altro.
Wilder mischia la commedia al dramma (anche se abbonda soprattutto con la prima), ambientando il film in un campo di prigionia tedesco. Scelta del cast perfetta, ogni volto una faccia indimenticabile con le proprie peculiarità, la propria esuberanza, cinismo, pessimismo: insomma una straripante umanità, che Wilder spinge come nel caso di "Caprone" sul versante macchiettistico.
Alcune battute geniali, cosi come il leitmotiv della lampadina e dei segnali in codice.
Otto Preminger grandissimo nel ruolo di attore, cosi come Von Stronheim lo fu per "La grande illusione", entrambe opere di prigionia, entrambi con caratteristiche comuni: non ultima la tendenza a non esagerare il manicheismo e rendere demoniaco il "nemico" teutonico.
Anche se il film di Wilder per forza di cose ha un punto di vista americano. La spia che ha quel che si merita è un chiaro segnale in tal senso, ed è un finale (visivamente bellissimo con il rimando all'inizio, al ritmo quotidiano) in cui il "bene" trionfa, tacitamente.
Ma non è un caso che comunque uno dei personaggi più divertenti e umani sia un tedesco, che sta alle battute (anche pesanti) nei suoi confronti e li tratta da prigionieri si, ma umani.