wega 8½ / 10 08/11/2008 10:08:16 » Rispondi Se c'è una pellicola che nella filmografia di Capra rappresenta il trionfo degli ideali per caparbietà nel rincorrerli, "Mr. Smith va a Washington" è decisamente il film che emerge. Nove anni prima di "Lo Stato dell' Unione" un altro prodotto che parla di politica dal suo interno, quello con S. Tracy però fu il primo che trattava direttamente l'elezione a Presidente degli Stati Uniti. Il personaggio di James Stewart, in questo caso, svolge la stessa funzione da estraneo che viene catapultato in un nuovo mondo, e la caratterizzione è la stessa: idealismo e sani principi etici. La collocherei tra le screwball comedy americane, Jefferson Smith è decisamente un tipo svitato, che, da tranquillo e dichiaratamente ingenuo scout di provincia, si porterà la sua gabbia di piccioni alla prima visita al Senato. Tutta la struttura è sostanzialmente simile al film del 1948, ma la sceneggiatura qui è decisamente più articolata e riuscita, con una cinica denuncia alla stampa degna del miglior Wilder; le situazioni che si creano sono le medesime, con l' amore che svolge un ruolo fondamentale in tutta la vicenda. Il mondo di Capra è in parte così bello che valica il concetto di realismo, come sempre al regista riesce di rendere sublime qualsiasi forma di retorica e ad emozionare nei suoi classici controcampi dei primi piani. Grandissimo cast di caratteristi, e come sempre Stewart è il più grande.
julian 09/11/2008 20:37:13 » Rispondi Quanto ho odiato questo film...
wega 10/11/2008 19:43:39 » Rispondi Sono tutti così i film di Capra, ma è l' unico cineasta che glielo si concede, è la sua forma d' arte. Per me è sublime la sua retorica.
julian 13/11/2008 15:34:14 » Rispondi La vita è meravigliosa è una favola fantastica, Accadde una notte non è assolutamente retorico nè tantomeno lo è Arsenico e vecchi merletti. Sono gli unici che ho visto, gli altri non so.