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DOVE LA TERRA SCOTTA regia di Anthony Mann

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stratoZ     7½ / 10  15/09/2023 14:18:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Erano quasi dieci anni che Mann regalava al pubblico western di ottima qualità, questa volta con un Gary Cooper verso la fine della carriera - anche se l'anno dopo sarà protagonista di "The hanging tree" altra perla western di Daves -

Man of the west è uno dei western più classici di Mann, che scena per scena sembra ricalcare le ambientazioni e gli archetipi del genere fino a quel momento, mescolandoli con le tematiche che l'autore aveva trattato, anche più volte.

Come accaduto più volte con James Stewart anche il protagonista di questo film è un ex bandito che prova a rifarsi una vita - e c'è riuscito - da persona buona, questa volta in viaggio per cercare una maestra che insegni al piccolo paesino in cui si è trasferito e in cui tutti lo hanno perdonato. Il viaggio sarà un inferno, con l'amara ironia della sorte che lo farà capitare nelle mani di alcuni banditi, tra cui suo zio, compagno inseparabile di rapine e malefatte in passato.
Qui Mann riesce ad approfondire la psicologia dei personaggi, vengono tirati in ballo più volte i rapporti, ormai incandescenti, tra il protagonista e la ex banda, vi è una tensione emotiva sempre crescente, a partire dal primo incontro nella vecchia dimora di cui penso lo spogliarello forzato sia una delle scene più sentite e rappresentative.
Viene anche messo in gioco il solito contrasto tra bene e male, non rappresentato più tanto dai caratteri, in cui obiettivamente vi è una netta distinzione, ma dal contrasto tra passato e presente del protagonista.

Tra l'assalto al treno, la splendide scene in interni nella vecchia dimora - fotografate benissimo - e una forte s*****ttata che sprizza mascolinità, quasi a portare i due personaggi ad un livello animale, si arriva alla parte finale, ambientata in una città fantasma, e all' inevitabile resa dei conti, devo dire questa sparatoria punta molto sulla suggestiva ambientazione della città - che poi sarebbero quattro case - desolata.
Mann fa un grande lavoro di regia e riesce a dare una forte verve alle immagini già caratteristiche di loro, accrescendo sempre di più la tensione.

Una sensazione del tutto personale è stata quella che, tramite il finale nella città fantasma, già in oblio e con la morte del vecchio capobanda, Mann voglia comunicare come il filone western in cui ha avuto tanto successo stia andando verso il viale del tramonto. Per fortuna non sarà del tutto così e ancora ne vedremo delle belle - qualcosina anche da parte sua -