caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BAMBOOZLED regia di Spike Lee

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
xanter     7½ / 10  28/10/2008 17:24:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ennesimo film di denuncia sulle condizioni degli afroamericani, Spike Lee questa volta lo fa in maniera ironica con un film da lui stesso definito satirico. Ma come è sua abitudine le sue denunce non sono mai leggere, tanto che qui, forse più che in altre occasioni,calca molto la mano causando addirittura le lamentele di alcuni esponenti di spicco della comunità nera per un uso eccessivo della parola "nigger" (negro) all'interno del film.
Bamboozled significa raggirati, imbrogliati ed è un termine che pare sia stato preso da un discorso fatto in passato da Malcolm x alla sua gente,come sempre, a suo dire, presa in giro dal governo dei bianchi.
Lee riprende quel termine e lo usa come monito, denunciando come le vessazioni nei confronti dei neri non siano mai finite e che bisogna stare attenti a non farsi raggirare continuamente.
Al protagonista, unico nero colto dipendente di una casa di produzione tv , spetta il compito di un riscatto morale e sociale, oltre a quello di tentare di risollevare le sorti di una tv ( definita "scatola idiota" ) ormai in declino. Da qui l'idea di riprendere antichi sketch televisivi nei quali i bianchi si dipingevano il viso di nero, e riproporli in televisione. Ma questa volta saranno dei neri che dovranno dipingersi il viso di nero e recitare in maniera satirica ma anche oltraggiosa, in modo da creare una sorta di scandalo nazionale.
Non c'è luogo o inquadratura in questo film in cui non si veda qualcosa che rappresenti la cultura afroamericana (poster,pupazzi,antichi gadget,quadri). Lee assembla anche degli spezzoni di film e cartoni animati degli anni '40-'50 nei quali il ruolo del nero era relegato a quello di servo, di rozzo o di tonto, a volte addirittura alla stregua di un animale, proponendo il video nella parte finale e più drammatica della pellicola.
Bravi gli attori, bella la fotografia così come la colonna sonora che miscela un'intensa musica di sottofondo a canzoni di autori rigorosamente afroamericani come Stevie Wonder, Prince e molti altri. Nonostante sia una buona pellicola però pecca soprattutto nel finale, che risulta un pò eccessivo e un pò confuso.