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LA FAMIGLIA BELIER regia di Eric Lartigau

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  30/03/2015 01:34:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ero un po' scettico, penso si tratti invece di un buon film anche se non e' un capolavoro. Mamma Belier sembra la cantante degli Abba, e tutti insieme fanno stereotipo rurale-buonista tanto per adattarsi alle esigenze e aspettative del grosso pubblico, soprattutto francese (non a caso campione d'incassi d'Oltralpe). Eppure questa storia zuccherina dove si sprecano abbracci ed emozioni funziona splendidamente. E' in quel soffio di diversita' dove il monolitismo forzato del linguaggio dei sordomuti produce, inaspettatamente, un fortissimo fragore emotivo ed esistenziale. Mi sono emozionato tanto nel canto 'inespresso' di un recital mimato quanto nel vedere che il professore di musica sembri davvero il nipote di Jacques Brel. A confondere, un film molto "francese" non privo di ingredienti molto...americani (la crescita difficile di un'adolescente in un contesto complicato). Forse la famiglia del film (controversa la trovata della campagna elettorale del padre) palesa qualche forzatura, come se nel voler raccontare la diversita' si debba ad ogni costo enfatizzarne la singolare simpatia, ma l'umanita' che traspare credo sia sincera, in un contesto dove tutto si muove attorno a Paula, e alle sue ambizioni e aspettative. Recitazione eccellente, regia furbetta ma sorprendentemente agile. Ha il merito di farci entrare in sintonia con una faticosa empatia verso l'ignoto verbo delle gestualita' delle voci
'Di dentro'