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MOLOCH regia di Aleksandr Sokurov

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     8½ / 10  02/04/2007 22:46:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Splendido film del maestro russo Aleksandr Sokurov incentrato sulla figura oscura e negativa del Fuhrer, Adolf Hitler. Il tutto analizzato attraverso lo sguardo della compagnia annoiata Eva Braun.

Un ottimo film ambientato nello squallido palazzo di Berchtesgaden il nido d'Aquila ( mi ha ricordato il palazzaccio dell'innominato, nei Promessi Sposi), avvolto in un' atmosfera fredda, distaccata quasi irreale, anzi meglio surreale. Avvolti nella nebbia, che circonda il palazzo, Hitler, Eva, Goebbels e la moglie Magda trascorrono alcune ore, descritte in modo minuzionso da Sokurov.

Minuziosa è anche la cura e l'approfondimento picologico che Sokurov sviluppa per i suoi personaggi. Eva annoiata e incredibilmente innamorata, Goebbels ossequioso, Adolf logorroico, lagnoso, ipocondriaco e folle.
E' proprio quest'ultimo punto che mi ha profondamente impressionato. Hitler rappresentato in tutte le sue debolezze in tutte le sue paure, consumato dalle sue fissazioni dalle sue nevrosi.

Ottime le interpretazioni soprattutto quella di Leonid Mozgovoy, che interpreta benissimo la figura di Hitler.
Fotografia e regia sono ineccepibili da vero maestro. Soprattutto la fotografia rarefatta degli esterni, cupa e nera quella degli interni.

CURIOSITA': La sceneggiatura è stata organizzata in modo tale che le parole di Hitler fossero quelle reali dei veri discorsi che egli teneva a tavola, annotati con cura nel passato. Veramente un gran lavoro, una grande opera.


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