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LE VERITA' NASCOSTE regia di Robert Zemeckis

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Max92     4 / 10  24/10/2011 19:49:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lento in maniera estenuante e tedioso, è per ora l'unica maldestra (e molesta) incursione del prolifico e talentuoso Robert Zemeckis (1952) nell'horror, genere per cui si dimostra decisamente poco portato.
La storia, oltre che verbosa all'inverosimile, è di un'inverosimiglianza quasi bambinesca, e le svolte (o presunte tali) narrative paiono avere come unico scopo quello di confondere la già intorporita mente dello spettatore, regalando qualche scena di discreta suspence ben girata, ma che resta una parentesi nuda e cruda, fine a sé stessa.

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Insopportabile poi la spocchia di Zemeckis, che pare in questa occasione auto-nominarsi erede di Hitchcock senza averne la levatura, muovendosi maldestramente fra citazioni (o, per meglio dire, plagi veri e propri) imbarazzanti di "La finestra sul cortile", "Il delitto perfetto" ed altri capolavori del passato e vaneggiamenti degni dei melodrammi di Matarazzo con Yvonne Sanson ed Amedeo Nazzari.
Ed il cast, poi, è allo sbaraglio più completo. Harrison Ford (1942), tristissimo e mal doppiato, ha l'espressività di una statua di cera e Michelle Pfeiffer (1958), pur impegnandosi, si dimostra completamente inadatta per la parte; è affascinante come sempre, certo, ma non basta. Qualcosa meglio Diana Scarwid (1955), nei panni della spigliata amica di Claire. Poca cosa, comunque.
Insopportabilmente lungo (più di due ore di strazio!) il film vorrebbe "culminare" in un finale spiazzante, che risulta tuttavia solo prevedibile e risaputo.
Ma, accanto a tutte queste pecche, è innegabile che la confezione, la colonna sonora (anche se Bernard Hermann, dal paradiso dei compositori, potrebbe far denuncia per plagio) e tutto il comparto tecnico siano di prim'ordine. Ma tutto ciò comporta che il risultato sia un mostro di film, con la carrozzeria di una Ferrari ed il motore di una Trabant.