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UNA LUCERTOLA CON LA PELLE DI DONNA regia di Lucio Fulci

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76eric     9 / 10  14/10/2010 20:05:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Era molto tempo che non lo vedevo..., per quello che ritengo uno dei migliori thriller del periodo d' oro. Certo è vero che un pò tutti si somigliano, persino nei titoli ( per numerologia o per zoonomia, introdotte dal grande Dario Argento) ed in questo caso Fulci è abilissimo nel costruire un' avvincente trama ( quest' ultima quasi dissacrata nelle sue future opere horror) per poi smontarla forse un pò troppo frettolosamente, ma comunque efficacemente, nell' insolito e tranquillissimo finale.
Qualche velatura orrifica ( data dagli incubi della stupenda ed inquieta protagonista), supposizioni, investigazioni, "piste" che sembrerebbero svelare la verità ed invece risultano vane, situazioni adrenaliniche con la vittima (?) che cerca di scappare dall' assassino, spettacolarizzazzione del macabro nell' omicidio della bella Strindberg a cui fanno da contraltare alcuni momenti ingenui e dialoghi forse un pò banali ( a dire il vero non molto in questo caso anche se il continuo fischiettare nervoso dell' ispettore delle volte stona).
Non mancano inoltre alcuni virtuosismi registici del regista romano, soprattutto nell' iniziale sequenza della cena e "sapienti" primi piani che mettono bene in evidenza lo stato d' animo dei protagonisti.
Il film è ottimamente interpretato, soprattutto dal bel Jean Sorel e dalla Bolkan che è veramente TOP sia per "come mamma l' ha fatta" ma anche per le sue espressioni tormentate che la rendono veramente ( in questo caso) una meravigliosa "lucertola con la pelle di donna" come dice il ragazzo tossicomane. Pure i personaggi di contorno forniscono una buona prova.
Eccellenti come sempre le musiche dell' Ennio nazionale anche se come già detto un pò ripetitive nel fischio stupidi*o dell' ispettore.

Più giallo ( cioè che da spazio alle cervellotiche investigazioni) e senz' altro meno orrorifico e sanguinario confronto a La casa dalle finestre che ridono o Profondo Rosso, diciamo sugli stessi livelli del successivo Non si sevizia un paperino , lo ritengo comunque un gioiello, quasi al pari dei tre titoli sopracitati. Il 9 qui è leggermente più tirato.