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ZAMOK regia di Aleksej Balabanov

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The Gaunt     7 / 10  29/04/2015 20:44:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Zamok è una rilettura del Castello di Kafka, ne riflette la struttura narrativa portante ma opera delle interessanti varianti. In questa versione di Belabanov l'identità dell'agrimensore è un elemento secondario tant'è che non viene mai nominato K. per tutto il film. E' il ruolo rivestito che definisce l'identità stessa del protagonista. La sua è una lotta al riconoscimento di tale ruolo, di poter esercitare il lavoro per cui è stato chiamato. Nella struttura burocratica del castello il ruolo, prima che il nome stesso, sono fondamentali perchè ingrannaggi di un apparato che nutre e persevera nel tempo se stesso. Ho trovato che la figura dell'agrimensore dopo una posizione iniziale di conflitto con l'apparato, abbia degli atteggiamenti più articolati: non cercare uno scontro quanto il desiderio di penetrare all'interno della struttura stessa. Un atteggiamento più amizioso ed arrivista. Belabanov si spinge oltre il libro rimasto incompiuto, scrivendo un finale beffardo dove il protagonista sancisce la propria sconfitta nella rinuncia al ruolo di agrimensore, diventando un reietto a tutti gli effetti. Questa versione è meno cupa del libro stesso o della riduzione operata da Haneke, ma sottilmente è altrettanto inquietante ed oscura.