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CUBA LIBRE - LA NOTTE DEL GIUDIZIO regia di Stephen Hopkins

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Angel Heart     10 / 10  27/06/2010 15:35:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Magnifico, non troverò mai abbastanza parole o aggettivi per trasmettere la bellezza di questo capolavoro del thriller. Uno dei miei film preferiti in assoluto, che avrò visto e rivisto almeno cento volte, che non mi stanca mai, che mi regala le stesse emozioni ad ogni visione, di cui possiedo praticamente ogni copia esistente al mondo, di cui conosco ogni battuta a memoria, di cui non potrei mai fare a meno. Sarà considerato un B-movie, sarà considerato un povero rifacimento de "I Guerrieri Della Notte" di Hill (di cui a parte lo schema narrativo non condivide altro) etc etc…, ma di tutte queste cose, me ne frego altamente. Amo questo film, e guai a chi lo tocca.

A Chicago, in una giornata allegra e tranquilla come tante altre, i quattro borghesi amici dai tempi del liceo Frank Wyatt (Estevez) Mike Peterson (Gooding jr.) Ray Cochran (Piven) ed il giovane fratello di Frank, John (Dorff), partono con un camper per andare ad assistere ad un incontro di boxe. Bloocati ed in ritardo a causa di un ingorgo in autostrada (dove John, dal temperamento aggressivo, verrà quasi coinvolto in una rissa con un guidatore) decidono di prendere una "scorciatoia" alla prima uscita disponibile. Grosso errore, dato che dopo essersi perduti in uno dei ghetti più malfamati, violenti e pericolosi della città, hanno la malaugurata idea di assistere un uomo ferito che hanno accidentalmente investito. Non appena scopriranno che quest'ultimo è un piccolo criminale in fuga, verranno braccati da una spietatissima gang comandata dallo psicopatico Fallon (Leary) che, dopo aver ucciso l'uomo a sangue freddo davanti ai loro occhi senza nessuna esitazione, deciderà di non lasciar vivo nessun testimone. Da quel momento in poi, per i quattro sarà l'inizio di un incubo che durerà tutta la notte. Un eccezionale thriller notturno, cupo, ricco di suspence, serrato e cattivissimo. Un tour de force che richiederà nervi saldissimi diretto da uno Stephen Hopkins (regista capace e poco apprezzato, vedere Predator 2) in stato di grazia, che con una sceneggiatura semplice ma geniale catapulta da subito lo spettatore in un inferno metropolitano sconvolgente, trasmettendo un senso di claustrofobia, angoscia ed isolamento impareggiabili (grazie anche all'aiuto delle suggestive location), e sottoponendolo ad una serie di situazioni tesissime e quasi insostenibili (per dirne una, la sequenza della scala tra i due palazzi, un'ansia tremenda). Nessun cedimento (neanche nel confronto finale), nessun tempo morto, nessun respiro di sollievo, e quei pochi apparenti momenti di calma, dove sembra che i protagonisti siano in salvo, saranno solo temporanei, visto che i colpi di scena si susseguono con un ritmo avvincente e mozzafiato. Oltre al lavoro del regista però, va menzionato il fantastico compito svolto da tutti gli attori, eccellenti, credibilissimi e perfettamente in parte, sia buoni (quattro personalità diverse in cui ognuno si può riconoscere) che cattivi. Nello specifico: Estevez, l'unico sposato e il più saggio del gruppo, che non esiterà a mostrare gli artigli quando verrà attaccato sui valori famigliari; Gooding jr., il più egocentrico e scherzoso, ma anche il più coraggioso ed aggressivo, che sarà il primo a tirar fuori l'istinto animale; Dorff, che malgrado si atteggi a duro ed abbia l'aria da cattivo ragazzo, sarà il meno in grado di reggere la situazione e a soccombere alla paura; e Piven (il più riuscito), ubriacone, vigliacco e poco atletico, che a causa della parlantina facile sarà quello che incontrerà più difficoltà. Su tutti, si distingue un'ispiratissimo e truculento Denis Leary, decisamente uno dei cattivi più freddi, sarcastici e spietati mai visti sullo schermo. Ottimo anche il lato tecnico, in particolare la perfetta fotografia notturna, desolata e curata in ogni minimo dettaglio di Peter Levy (con inquadrature di strade deserte e sporche, ponti arruginiti, palazzi disabitati, case popolari, fogne etc...) e le epiche musiche di Alan Silvestri, insolite per un film simile ma indiscutibilmente azzeccate ed adatte ad ogni scena. Se poi a tutto questo, ci aggiungiamo la strepitosa (e ormai famosissima) colonna sonora (che sto ascoltando mentre scrivo) che vanta un connubio tra i più popolari gruppi rap e metal di sempre (Run Dmc, Cypress Hill, House Of Pain, Ice T, De La Soul, Slayer, Pearl Jam, Sonic Youth, Biohazard) si ottiene un film perfetto. Insomma, un thriller metropolitano da vedere assolutamente, un capolavoro del genere, tesissimo ed avvincente che racchiude in quasi due ore da incubo tutta l'essenza di quello che dovrebbe essere un buon film d'azione.
Non riesco a trovargli difetti, neanche volendo. Grande film, grande storia, grande atmosfera, grandi attori. Da gustare dall’inizio alla fine, di notte, magari sorseggiando un Cuba Libre.

NON MUOVETEVI, NON BISBIGLIATE, NON RESPIRATE
pinhead88  27/06/2010 16:07:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vai,mo' me lo vedo.
Angel Heart  27/06/2010 16:09:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vai tranquillo, non te ne pentirai!
Angel Heart  10/07/2010 00:27:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Adoro troppo questo film, FANTASTICO! 10 è troppo poco
KOMMANDOARDITI  27/06/2010 15:57:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
.....ma ben lontani da Cuba ! ;-D
Angel Heart  27/06/2010 16:05:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
;)... in effetti non mi sono mai spiegato il perchè del titolo...