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HUMANDROID regia di Neill Blomkamp

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-Uskebasi-     6 / 10  17/04/2015 14:52:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
COMMENTO LEGGERMENTE SPOILEROSO

E' talmente deludente l'ultimo film di Blomkamp che rischia di (ri)mettere in discussione quelli precedenti, forse sopravvalutati dal sottoscritto, e parzialmente ridimensionati adesso visti da una prospettiva diversa. Il buonismo in realtà era sempre stato evidente, ma era sovrastato sia dalla genuinità delle operazioni con le tematiche sociali affrontate in chiave fantascientifica, sia dalla resa tecnica con l'onnipresente mix, dal fascino indiscutibile, tra tecnologia e degrado. Anche quello che era sembrato geniale ora perde qualcosa e appare come semplice convenienza, mi riferisco alla scelta di girare "District 9" a Johannesburg; fino a ieri credevo fosse una chicca simbolica e significativa, oggi nasce il sospetto che fosse soltanto la città più comoda. Vedere l'inizio di "Humandroid" così simile a quello del nono distretto fa riflettere, talmente uguale che c'era pure il dubbio fosse un sequel, mi aspettavo da un momento all'altro un riferimento alla passata invasione aliena, ma non c'è. Si svolge a Johannesburg perché è la città del regista, nulla di più. Fa uno strano effetto ma non c'è certo niente di male, il film delude per tutto il resto.
Delude perché è di una banalità sconfortante, dall'inizio alla fine, dalle azioni alle parole, sembra che la sceneggiatura sia stata scritta in un'ora, tempo lunghissimo trascorso sopra la tazza. La trama dalle infinite potenzialità scorre senza guizzi e sorprendentemente senza emozioni, perché non riesce a generare l'empatia che meritava, anzi questa si affievolisce con il passare del tempo e si distrugge con un finale ruffiano strappato da "Avatar".
In definitiva "Chappie" è un cumulo di sprechi. Uno spreco di un'idea non originale ma potente.
Uno spreco per aver solo "sentito" e non visto l'attore feticcio di Blomkamp, Sharlto Copley.
Uno spreco di soldi per un progetto sfruttato al 30%.
Uno spreco di soldi anche per il cachet di Hugh Jackman, relegato in un ruolo marginale per quanto piatto; cachet tra l'altro raddoppiato una volta preso coscienza del ridicolo taglio di capelli del suo personaggio.