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LA DONNA SCIMMIA regia di Marco Ferreri

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Ciumi     8 / 10  04/03/2010 17:44:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L’uomo di Ferreri (qui Tognazzi) non è solo cinico e opportunista, ma peggio: è il mediocre (e molto italiano) individuo neppure capace di recitare quel ruolo di crudele sino in fondo; marito della propria meschinità, debole di fronte ad essa. E’ quel truffatore che prova a imbrogliare gli altri e se stesso; il ciarlatano che addobba di cianfrusaglie il proprio baraccone; il fabbricante e il donatore di monete false.

Molti hanno paragonato quest’opera, che si tiene in bilico tra il grottesco e il realistico, a “La strada” di Fellini; ma qui troviamo più impedita la situazione; e quando l’ombra di un figlio s’allunga tra la coppia mostruosa, ci si chiede come crescerà questo bambino – in quale famiglia?

Ma nell’epilogo non c’è fessura o spiraglio, ed anzi del tutto si sprofonda.