tylerdurden73 6½ / 10 05/03/2018 10:49:26 » Rispondi Contrapposizione di parole e immagini con voce narrante ad illustrare una vecchia leggenda guatemalteca in cui si riferisce della creazione del mondo, luogo imperfetto perché abitato dall'uomo come suggerito impietosamente dalla mdp di Herzog. Riprese di stampo documentaristico su distese aride in cui regna sovrana la povertà e le tracce di una violenza che fu sono facilmente ravvisabili. Si sottolinea la mancata creazione dell'armonia tra natura e uomo, il fallimento di esso inserito in un contesto col quale entra in malata simbiosi mentre il racconto si dipana ipnotico raggiungendo toni grotteschi nella seconda parte, dove l'illusione si fa concreta dando forma al fenomeno Fata Morgana, per l' appunto un miraggio di cosa potevamo essere in conflitto col cosa siamo diventati. Il fallimento aderisce a scenari simbolici, specchi desolati in cui non basta l' innocente presenza dei bambini a indurre la pur minima speranza, il messaggio disilluso investe tutto e tutti in una visione pessimista in cui le musiche -come da tradizione del regista- abbondano, fomentando una visione surreale, quasi onirica, tuttavia non priva di parecchi momenti superflui in cui l'ambizione del grande regista chiede un eccessivo sforzo alla pazienza di chi guarda.