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INSIDE NO 9 - STAGIONE 1 regia di David Kerr

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matt_995     8½ / 10  11/02/2018 18:55:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se il distopismo a tutti i costi di Black Mirror vi annoia ma volete comunque godervi una serie antologica con episodi autoconclusivi, Inside number 9 è quello che fa per voi.
Guardare Inside no 9 è un pò come leggere quei racconti pazzeschi di Richard Matherson (autore di Ai confini della realtà) o quelli divertentissimi di Roal Dahl. Ci si mette lì, comodi, ci si lascia trasportare dalla storia, ci si diverte, ci si sorprende minuto dopo minuto e alla fine... si rimane spiazzati.
Situazioni diverse con personaggi diversi: in comune c'è solo il ricorrente numero 9, un senso dell'humor nerissimo ma raffinato, tipicamente british, e un finale che puntualmente spiazza. La serie, anche se non lo sapessi, è inequivocabilmente british. Gli autori (alcuni anche attori) scrivono sceneggiature e dialoghi elaboratissime ma molto delicate, senza mai una parola fuori posto (anzi, spesso senza nemmeno le parole, come nel caso del secondo, bellissimo episodio).
Forse è proprio il finale sempre e comunque spiazzante e con plot twist, l'elemento debole dell'intera serie. Con lo scorrere degli episodi ci si fa il callo e un pò ce lo si aspetta, rovinando di fatto la sorpresa.
Il pilota Sardines è ormai mitologico, l'inizio migliore che si potesse pensare per la serie. Anche il secondo A quiet night in, quello quasi completamente muto, è giustamente ricordato da tutti come un episodio folgorante. Poteva essere diretto da Edwards o Wilder, tanta la grazia con cui è portato in scena.
Tuttavia il mio episodio preferito resta il 4: Last Gasp, tra bimbi terminali e gente che cerca di trarre vantaggio dalla morte di cantanti famosi, è un episodio cinico e cattivissimo che, secondo me, riassume anche al meglio i toni e il senso globale dell'intera serie.