IL SOSPIRO DEL DIAVOLO (TESTIMONE POCO ATTENDIBILE) regia di Rupert Hitzig

BlueBlaster     5 / 10  24/04/2015 03:00:12 » Rispondi
AMMAZZAVAMPIRI in versione satanista

Per certi aspetti sarebbe anche un discreto B-movie thriller-horror...
Può contare su un discreto cast (a parte lo sconosciuto ma discreto protagonista) con addirittura un, però svogliato, Elliot Gould...una supersexy Shannon Tweed, Michael J. Pollard con un irritante personaggio ritardato ed il villain Allen Garfield che sa tanto di Kevin Spacey dei poveri anche per via del doppiaggio (doppiaggio buono a dirla tutta).
La regia non è male perché qualche sequenza tesa la si trova, l'atmosfera è abbastanza cupa, la colonna sonora orecchiabile, la fotografia superiore alla media del tipo di produzione ed il montaggio senza gravi lacune...insomma ci troviamo davanti ad un prodotto superiore a molti altri simili.

Il problema sta belle dinamiche mega scontate che non sfruttano a dovere la tematica del satanismo...il solito ragazzo, a cui nessuno crede, che viene preso di mira dal cattivone...la polizia inerme ed il vecchio detective svogliato che si incarica di risolvere il caso.
QUESTO E' PALESEMENTE UN FILM CLONE DELLE GRANDE "AMMAZZAVAMPIRI"....si parte proprio dal ragazzo che spia la vicina ed assiste all'omicidio per poi passare a lui che da solo si ritrova a fronteggiare il nemico senza aiuto...tutto riporta alla mente il cult di Holland ed io non posso che esserne stato contento ma parliamoci chiari: questo non è Ammazzavampiri.
Manca di sangue ed effetti speciali/trucco, ma la maschera demoniaca è carina peccato venga usata poco!
La cosa peggiore comunque è quest'aria sardonica che regna con i personaggi malvagi che sono delle caricature ironiche di quello che dovrebbero essere per inquietare...abbiamo così una coppia di fratelli che bisticciano in modo infantile e si cimentano in astruse pratiche sataniche.
Da un lato questa cosa potrebbe essere interessante...un omaggio a film con personaggi dementi di film come "Non aprite quella porta" o i primi di Craven, e pure una satirica analisi di come anche il "còglione comune" si possa improvvisare assassino seriale perché magari plasmato da qualcosa che di cui ha sentito parlare come nel caso dei rituali satanici di cui la stampa aveva tanto discusso.
Per quel che mi riguarda vedere questi due "killer impediti della porta accanto" è stata una caduta di stile in un film altrimenti intrigante nonostante derivativo.
Comunque guardabile per il ciclo Notte Horror.