Steppenwolf 8 / 10 05/10/2010 22:02:44 » Rispondi Ottimo film di Fuller. Il protagonista, interpretato bene da Rod Steiger, è un idealista, un romantico a modo suo, che crede nella causa per cui ha combattuto e che ha portato alla morte dei suoi fratelli e di suo padre. Non sente il senso di appartenenza ad una nazione che per lui non esiste, crede ancora fermamente nel valore della battaglia per la rivalsa del Sud(il film si svolge infatti poco dopo la disfatta del Sud ad opera dei Nordisti durante la Guerra di Secessione Americana, finita nel 1865). Decide dunque di andare a vivere come un indiano sioux, dove viene suo malgrado sottoposto alla tortura della freccia, dalla quale uscirà vivo. Si sente ora parte di un popolo, trova una compagna, ma i Nordisti tornano per costruire un ponte...
Il film, che vedrà dieci anni dopo una beffarda rivisitazione ad opera del recentemente scomparso A. Penn con "Piccolo grande uomo", è un film che parla di una tema importante come il senso di appartenza ad un popolo e il patriottismo. Il finale, in fondo, è idilliaco: non si può divenire altri da se stessi, rinnegare il proprio popolo. In fondo la Guerra è servita non a distruggere il Nord, ma - come ha detto un soldato al protagonista - a creare l'America. Tuttavia a mio avviso si tratta di un finale fin troppo conciliante, per quanto sincero possa essere e non mi sento di parlare in termini positivi dell'unificazione dell'America, con la seguente abolizione della schiavitù, a mio avviso di sola facciata.