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IL RACCONTO DEI RACCONTI (2015) regia di Matteo Garrone

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Niko.g     5½ / 10  30/08/2016 16:25:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente quello che si rimprovera a questo film di Garrone, cioè una narrazione che non crea sufficiente empatia con lo spettatore, è dovuto al fatto che il regista si è concentrato più sull'estetica che sul racconto, disperdendo il patrimonio folklorico dell'opera di Basile e quei codici fiabeschi che avrebbero meritato semplicemente di essere traslati fedelmente sul grande schermo, magari con l'aggiunta di una bella voce narrante.
Al contrario, Garrone perde le tracce di quello che è un mondo fantastico pieno di vitalità e contrasti*, di drammaticità e comicità, di bruttezza e bellezza, di vizi e virtù capaci di innescare un esplicito risvolto morale; tende piuttosto ad appiattire tutto nell'ambiguità e nell'afflizione, nella bruttezza e nell'oscenità (anche gratuita), che non creano nessun rapporto dinamico con le rispettive controparti, cosicché il racconto quasi perde di senso e restituisce freddezza, monotonia, nonostante la qualità delle inquadrature, la potenza delle immagini e il fascino di un cinema in buona parte artigianale.


* Emblematica è la rappresentazione della bellezza femminile. Perfino la più bella delle fanciulle risulta anonima (Stacy Martin). Eppure Basile era stato chiaro: "La sua faccia era tornata quella di una ragazza di quindici anni, così bella che tutte le altre bellezze sarebbero sembrate ciabatte scalcagnate al confronto di una scarpina attillata e calzante".
hghgg  31/08/2016 10:20:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanto mi mancava quest'uomo. Ti voglio bene.
Filman  30/08/2016 18:00:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L' <<Appiattire nell'ambiguità>> è probabilmente il paradosso più grande dopo gli studi di fisica quantistica XD
Ma immaginavo che tu in particolare avresti voluto vedere la solita fiaba sbrodolenta.
ferzbox  30/08/2016 18:22:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inoltre se c'era una voce narrante si sarebbe spezzato l'incantesimo, non era proprio intenzione di Garrone rappresentarlo così.
Nel mio commento cito il Pinocchio di Comencini, privo di alcuna voce narrante......avrebbe dato troppo lo spirito da favoletta, cosa che si voleva ENORMEMENTE EVITARE......