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CONTAGIOUS - EPIDEMIA MORTALE regia di Henry Hobson

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Jolly Roger     7 / 10  07/08/2015 11:07:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nell'ultimo decennio gli zombies hanno dominato il campo nel cinema horror e l'argomento è (ri)entrato così in profondità nell'immaginario collettivo che oggi si può tranquillamente girare un film di zombies che non abbia nemmeno lontanamente le caratteristiche di un horror. Anzi, lo si è già fatto, inserendo l'argomento zombies in film apocalittici, actions o addirittura comici, peraltro con risultati a volte molto buoni. Maggie va oltre; credo sia il film con zombies che maggiormente si allontani da tutto quanto è stato visto prima, sia perché l'epidemia è solo uno sfocato sfondo della vicenda e tra l'altro è sotto controllo, sia perché il film è molto intimista e sentimentale, un terreno praticamente inesplorato, fino ad oggi, dai morti viventi.
"Maggie" (da noi tradotto con "Contagious – Epidemia Mortale" con lo scopo di tirare qualche babbeo in più dentro la sala) ha come protagonista questa ragazza adolescente, che, essendo rimasta infetta, si sta progressivamente trasformando in zombie. Il film è incentrato sul rapporto di amore tra lei e il padre, il quale cerca di rendere felici gli ultimi giorni di lei, di godersi insieme il tempo rimasto e di regalarle bei momenti fino alla fine, ovvero fino al giorno in cui lei si sarà definitivamente trasformata e avrà perso la sua umanità. Un film, quindi, che sfiora temi delicati, come quello delle malattie degenerative e delle gravi scelte a cui queste situazioni ti sottopongono. Il film affronta questi temi con grande sobrietà e delicatezza, regalando momenti davvero intensi e addirittura poetici, il tutto rappresentato con grande equilibrio riuscendo a non sprofondare nel sentimentalismo strappalacrime.
La fotografia del film è stupenda e ho trovato uno Schwarzenegger in parte, molto intenso ed espressivo. Ci sono commenti contrari ma sono dovuti al fatto che la gente non è abituata a vederlo in ruoli così drammatici e questo sbigottimento ostacola la loro obiettività di giudizio.
Se vogliamo trovare un difetto al film, credo sia la lentezza, a volte eccessiva. Al di là di questo, è un gran bel film e contiene tre o quattro momenti di grande sentimento.
Dall'altra parte, il film si espone a critiche: questa natura sentimentale e drammatica, ma trasposta in un contesto zombies, può dare l'impressione che il film sia una bestia strana, un ibrido né carne né pesce, soprattutto se una persona non comprende che la vera ed unica natura del film è la prima e quini non percepisce i significati del film.
Detto questo, è comprensibile che alcuni possano storcere il naso quando temi gravi come quello delle malattie vengono mescolati a tematiche di rango basso come le infezioni degli zombies...
Tuttavia, resto pienamente convinto della bontà di questo strano e coraggioso ibrido, un film intenso, originale ed emozionante.