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KING KONG (1933) regia di Merian C. Cooper, Ernest B. Schoedsack

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david briar     7 / 10  25/06/2019 19:16:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film fondamentale per chiunque voglia avere una minima nozione dell'evoluzione del linguaggio cinematografico. I due registi nell'unico film veramente fortunato che hanno girato, per una serie di fattori probabilmente inconsapevoli, producono un film che parla ancora oggi per il dato antropologico dell'alterità di Kong rispetto agli altri.
Certo, gli effetti speciali adesso sono piuttosto divertenti(ma qualcuno li trovo divertenti anche all'epoca), ma costituiscono comunque un passo avanti notevole per il periodo. Inoltre, la struttura di King Kong nelle scene sull'isola ha palesemente ispirato Steven Spielberg per il suo "Jurassic Park", e con quello miliardi di altri film di avventura. Per il montaggio di queste sequenze, si trattò senz'altro di un film innovativo e memorabile.
Detto questo, il film è invecchiato malino a livello di sceneggiatura, regia e recitazione: troppo scolastica la regia, anche nelle sequenze in cui non ce ne sarebbe bisogno è poco incisiva(vedere il bacio fra Ann e il marinaio); troppo approssimativa la trama; abbastanza dimenticabile Fay Wray nel ruolo di una fanciulla in pericolo priva di qualunque intenzionalità, che scompare di fronte a chi ha interpretato in seguito il personaggio, soprattutto la nostra Naomi Watts.
Permane una certa efficacia delle scene di paura e si tratta senza dubbio di un film capace di fondare un mito. Sarebbe interessante una tesi che analizzi il rapporto del pubblico con la fruizione cinematografico basandosi sulle tre versioni ufficiali del film, 1933, 1976 e 2005: è una lente interessante per capire cosa gli autori cercano di dare agli spettatori grazie a questo personaggio. Il film è un pezzo di storia, interessante da vedere anche ora, ma non bello e invecchiato bene quanto tanti film classici.