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EISENSTEIN IN MESSICO regia di Peter Greenaway

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The Gaunt     6½ / 10  14/11/2015 22:18:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cineasta russo cantore della rivoluzione d'ottobre ed uno dei registi più importanti della storia del cinema, nelle mani di Greenway si ritrova in Messico a girare chilometri e chilometri di pellicola che non porteranno quasi a nulla di compiuto. Tuttavia questo breve lasso di tempo opererà una rivoluzione profonda a sua volta lontano dagli schematismi staliniani. La scoperta del Messico, la sessualità ed un rapporto diverso con la concezione stessa della morte, L'Eros ed il Thanatos, evocai dallo stesso Eisenstein nel film. A Greenway importa veramente poco della veridicità dei fatti e non ha intenzione di distruggere un mito cinematografico, bensì ritrarre un uomo dai modi un po' infantili e genialoidi, disilluso ma rivitalizzato dall'incontro con una cultura così lontana dalla propria. Se ne innamora e non vorrebbe andarsene. Il regista inglese dirige un biopic immaginario, ma alla sua maniera. Barocco, eccessivo, grottesco, a volte comico e ridondante. Ma è Greenway. Prendere o lasciare.