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THE KINGDOM - IL REGNO regia di Lars von Trier

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Ciumi     9 / 10  10/11/2011 17:59:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non certo per la storia spiritistica in sé - ben poco credibile, come la vecchia medium finta malata - quanto per come essa sconfessi e derida le arroganze scientifiche, con le sue assurde trame e i suoi personaggi ambigui, The Kingdom rimane uno dei lavori più riusciti di Von Trier. Il regno - già l'accostamento ne illustra lo spirito - è un ospedale, ma di pochi malati seri: soprattutto una bambina, Mona, e il fantasma di un'altra bambina: tutto il resto è un ironico intrigo di dottori, chirurghi, infermieri, personale ospedaliero. Incubi che prevalgono sugli esami clinici. Decrepite pazienti in contatto con i morti. Ipnotizzatori per anestesisti. Autoambulanze fantasma, teste mozzate, operazioni dal vivo, bui archivi, grand guignol, decine di scheletri dentro gli armadietti ospedalieri. Il male, interpretato da uno scettico chirurgo Svedese, spietato e scontroso, di notte dal tetto dell'istituto osserva la sua patria progressistica e tecnologica, mentre lancia imprecazione alla regredita Danimarca.
Nei modi di una soap opera medica, girando con una camera a mano, Von Trier fa entrare spettri dentro sale operatorie o, meglio, trasferisce un intero ospedale in quartieri esoterici, in zone ombrose, in uno spazio dove anche le barriere temporali non tengono; l'edificio, inquadrato in frequenti stacchi da altissime e rapide panoramiche, come un macabro castello di vecchi horror, è un microcosmo di modernità e scientismo, ma "inantichito" e ridicolizzato, con tanto di sotterranei, di loggia e rituali annessi, di crepe che squarciano il cemento, di ectoplasmi, superstizioni, vampirismo.
A nessuno dei personaggi è risparmiato di scontrarsi con lo spiritismo, così come a nessuno è risparmiato il rovescio negativo: chi è "giusto" traffica, chi cerca una cura trapianta in sé il morbo e confessa la propria sete di gloria, chi indaga antiche e atroci vicende famigliari, è una madre orribile.

Ma poi chi - da segrete cucine - sono quei due lavapiatti down che commentano, pur estranei, gli strani episodi del Regno? Soltanto ai vecchi, ai bambini, agli handicappati, ai moribondi è dato di sentire? Sentire cosa? Quale maleficio, quale padre, che visse negli anni passati, si approssima dunque a nascere erede dalle rovine del Regno?
"Distogliete lo sguardo solo per un istante, ed io vi ho in pugno".