Enzo001 6 / 10 14/04/2008 23:32:04 » Rispondi Voto trilogia: 9,5 - Voto "Land of the dead": 6
Il Dio dei morti viventi George A. Romero sforna nell'arco di un ventennio quelli che passeranno alla storia come tre fra i maggiori capolavori della cinematografia horror. Pellicole forti, dal grande impatto visivo, metafore più o meno esplicite di tematiche e realtà ancora attuali. Consumismo, razzismo, individualismo, egoismo: questi gli elementi caratterizzanti della società romeriana, oggetto di un'aspra, impetuosa e disfattistica critica. Con "La terra dei morti viventi" il regista di Pittsburgh sembra definitivamente abbandonare quella tendenza all'ermetismo e al simbolismo peculiare dei primi due episodi (esempio: l'allegoria degli Zombi al centro commerciale), abbandonandosi ad una visione d'insieme più "stereotipata" ed immediata (esempio: scena nella quale vengono raffigurate alcune banconote in fiamme, chiaro riferimento al capitalismo occidentale), come già era stato per "Day of the Dead". In verità, ciò che impedisce all'ultima pregevole opera del maestro di essere promossa a "capolavoro del cinema horror-politico" è una sceneggiatura a tratti indecente, composta da dialoghi infantili degni persino del peggior B-movie. A tali fattori si addizionano, poi, le insoddisfacenti prove di quasi tutto il cast e la fastidiosa ed inadeguata retorica individuabile nell'alquanto patetico
Un apprezzamento, infine, al bravissimo Tom Savini, da me ribattezzato "Il mago dello splatter"!
Enzo001 02/06/2008 11:21:11 » Rispondi Aggiungerei un punto per la regia e la fotografia, ma rimango dell'opinione che questo sia l'anello debole della catena (Attendiamo con ansia "Diary of the dead")
Enzo001 04/06/2008 15:58:24 » Rispondi Voto 7, rivalutato di recente. Non do di pià per le pessime prove del cast e per il finale, altrimenti sarebbe stato un 8 pieno
Enzo001 13/06/2008 14:02:05 » Rispondi E per la sceneggiatura. Comunque riconfermo quanto scritto fino ad ora: i primi tre sono dei capolavori, Land non è assolutamente all'altezza. Il punto in più è per la regia di Romero, la fotografia, e l'efficace critica al capitalismo (anche se, come detto in precedenza, le modalità differiscono da Night e Zombi)