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LA TERRA DEI MORTI VIVENTI regia di George A. Romero

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Manticora     8½ / 10  11/12/2014 18:12:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo 20 anni di cinema (im)perfetto Romero torna alla sua creatura, uggiolante, putrefatta, lenta e (poco)inteligente e sapete una cosa? Meglio così, nel bene o nel male Romero ha dato la VITA letteralmente all'iconografia del morto vivente, ripresa un pò da tutti, e in questo film il regista di Pittsburg continua la cronologia dei morti viventi, iniziata nel lontano 1968. L'inizio è bellissimo, con immagini in bianco e nero, angoscianti ma efficaci Romero archivia IL MANFESTARSI DELLA PIAGA. Così arriviamo ai giorni nostri, in cui un altra società è sorta sulle macerie di quella passata in poche parole.... replicando la società capitalista, i ricchi sontuosamente residenti in un grattacielo enorme, lontano dalle intemperie, i poveri, a lavorare per i ricchi, e nel mezzo l'esercito di manovalanza:ex-soldati, mercenari, poliziotti, criminali o semplici sbandati.La critica sociale ancora una volta parte dalle basi fondanti del consumismo, coniugato al capitalismo, e allo sfruttamento che si nutre di disparità sociale. Il cast di tutto rispetto è funzionale alla storia(a parte Asia Argento che quando parla è più inutile di quando sta zitta) non c'è spazio per i sentimenti anche se lo sguardo languido tra Billy e la argento la dice lunga, ma non si conclude niente...
perfetta la coppia Charlie-Billy, in cui Simon Baker rappresenta l'onesto, il capo saggio che non vuole guai, ma si trova inevitabilmente invischiato, Charlie è la spalla, è non è un caso. Leguinzamo è una testa calda, arrongante e violento, l'opposto di Billy, ma anche lui vuole che le cose cambiano è il rifiuto di quella società per cui ha gettato la spazzatura nel tentativo di farsi accettare da la stura alla catena di eventi che porterà il nuovo ordine costituito a scontrarsi(perdendo) con l'inesorabilità: i morti sono ormai più dei vivi, sono la maggioranza, è STANNO CAMBIANDO, EVOLVENDOSI, in questo il film di Romero affronta la nuova evoluzione degli zombi, primitivo, lento ma inesorabile. Big Daddy quindi è il primo leader degli zombi, iniziando una rivoluzione che porterà ancora una volta a mettere in discussione il mondo dei vivi. Effetti speciali eccellenti di Nicotero, musica ottima, location canadesi perfette, poi c'è il Dead Reconing, il tutto con una sapiente miscela di azione, ironia(poca) e violenza, al modico costo di 16 milioni di dollari:il film più costoso di Romero. Dennis Hopper fà il verso a George Bush(non trattiamo con i terroristi) ma alla fine anche lui è prigioniero delle sue paure(sono zombi e mi terrorizzano) il mondo che ha creato è solo un surrogato, e alla fine dove regna la disuguaglianza e la prevaricazione la piaga dei morti riuscirà sempre a insinuarsi, come in Dawn, come in Day, IL PIANETA E DEI MORTI CHE LA RIVENDICANO. Non c'è più spazio per i vivi? O forse si, basta andare più a nord, lontano dalla LEGGE E DALL ORDINE.