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VIOLETTE regia di Martin Provost

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The Gaunt     7 / 10  28/09/2015 22:14:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La bruttezza esteriore di una donna, condannata fin dalla nascita alla sofferenza e alla solitudine. Una scrittrice divenuta tale quasi per caso, però il meccanismo iniziale, vicino al puro sfogo, di scrivere come suggerito dal marito fittizio, si ripeterà in forme differenti per tutto il film. La scrittura è quell'arpiglio con il mondo esterno e Simone de Beauvoir lo intuirà fin da subito quel talento cristallino, preservandolo, nutrendolo e forse invidianolo per la sua sincerità. I libri della Leduc sono visti come un grido di una donna in mezzo ad un deserto, un grido che concede filtri o censure. Mettere se stessa e le sue esperieze di vita su carta con una schiettezza disarmante.
La Devos e Kiberlain offrono due ottime intepretazioni, due caratteri opposti a confronto e scontro. Buona anche la fotografia, tutto il film è povero di solarità ed in un'epoca dove la donna ancora lottava per il riconoscimento dei propri diritti, la scelta di tonalità cupe si è rivelata quella più appropriata.