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WOMAN IN GOLD regia di Simon Curtis

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The Gaunt     6½ / 10  16/07/2015 21:49:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una strana coppia, una vecchia signora ed un giovane avvocato in una storia incentrata sulla causa per la restituzione di di alcune opere di Klimt fra le quali il Ritratto di Adele Bloch Bauer, vera icona nazionale dell'Austria ma trafugata illegalmente dai nazisti dopo l'Anschluss e l'inizio della persecuzione degli ebrei. Il film si sviluppa su due distinti piani paralleli: il primo più storico che l'evolvere degli eventi dopo la presa del potere dei nazisti in Austria spogliano la famiglia di Maria Altmann di ogni bene e la costringono a fuggire in America. La Mirren, sia pure con qualche gigioneria di troppo è una garanzia perchè nei momenti cruciali fa emergere il sordo rancore verso un popolo a cui apparteneva e cacciata dai suoi affetti più cari e che non ha riconosciuto ed ammesso gli errori del passato. Inoltre anche il forte senso di colpa di aver abbandonato al suo destino i propri genitori. Il film è anche e soprattutto la riacquisizione di una memoria, di un ritorno e anche di una riconciliazione nei confronti delle proprie radici. Radici che sono comuni anche nell'avvocato Schoenberg, nipote fra l'altro del compositore dodecafonico, intepretato da un Reynolds convincente e misurato. Un attore che generalmente non ho mai apprezzato in maniera particolare, ma che dopo Voices ho personalmente rivalutato. Il film è piacevole, ha le cadenze del legal thriller classico, risente tuttavia di qualche eccesso schematico nel ritrarre un intero popolo o quasi, quello austriaco, alla stregua di nazisti senza divisa. Non un film indimenticabile, ma dignitoso. Piccoli cameo di Johnathan Price ed Elisabth McGovern nel ruolo di giudici.