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WOMAN IN GOLD regia di Simon Curtis

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JOKER1926     6½ / 10  02/02/2016 21:03:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono tante le produzioni cinematografiche, che in svariati modi, trattano la dura tematica degli avvenimenti della seconda guerra mondiale ove gli ebrei furono vittime.
Alcuni registi hanno fatto film incentrati direttamente nei campi di concentramento, altri hanno utilizzato dinamiche un po' diverse, ma la sostanza non cambia.
"Woman in gold" di Simon Curtis affronta il tema attraverso una storia allettante e importante; in scena una anziana signora intenta a recuperare parte del suo terribile passato. Il plot è dunque una buona garanzia, un ottimo punto di partenza, effettivo e concreto.
A questo punto la palla passa a Curtis, la regia dovrebbe esaltare il contesto e guidare lo spettatore in una visione appassionata e dirompente.
Diciamo che "Woman in gold" riesce parzialmente ad esser un prodotto convincente. Appurata la delicatezza dell'argomento, noi notiamo delle debolezze per quanto riguarda altro.
Non convince il cast, eccetto la protagonista, i personaggi (o forse gli attori) risultano essere piatti e poco carismatici. Alcune manovre della sceneggiatura invece rendono (a tratti) veramente insopportabile Helen Mirren, misto di superbia e incostanza umorale. Da depennare quindi tutte le altre pedine, scarse nella loro intraprendenza, nella loro personalità.
Altro rimprovero lo muoviamo per quanto concerne la selezione dei dialoghi che cercano di esser brillanti attraverso un discutibile sarcasmo, evitabile.

"Woman in gold" a conti fatti resta un prodotto vedibile e munito di un ritmo buono, nel finale riesce pure a farsi apprezzare senza mostrare smodate dosi di retorica. Può valere una visione.